Maynor 6,5: la palma del migliore va a lui perché nonostante sia costretto a giocare per 38 minuti, nel primo tempo sembra un giocatore completamente diverso da quel pallido fantasma osservato nell’ultimo match contro Venezia. Finalmente un buona prestazione dopo l’esordio positivo con Cantù, condita da 19 punti, 4 rimbalzi e 6 assist.
Casella 6: ci mette impegno e voglia di fare e nell’ultimo periodo non fa rimpiangere Rautins mettendo tre bombe consecutive che alimentano le speranze di recupero. Purtroppo vanificate. Non bene in gestione della palla, ma non è questo il suo compito.
Jefferson 5: i numeri lo salvano, ma lui pare soffrire tremendamente la fisicità dei giocatori di Trento tanto da prendersi anche una strigliata da parte dei compagni nel corso del secondo quarto. Poca sicurezza anche in fase di ricezione del pallone (servito anche poco), anche se si fa valere a rimbalzo, soprattutto difensivo (10).
Diawara 5,5: meriterebbe un 10 per il cuore che mette in tutto quello che fa, però non si può far finta di non vedere un disarmante 1/7 nel tiro pesante che, sebbene sia giustificabile visto la recente operazione all’occhio, è risultato fondamentale in negativo. Dall’altra, mette tanta energia difensiva in favore dei suoi prendendosi anche i complimenti del suo allenatore al termine del match.
Callahan 5: meno incisivo del solito. Ha due tiri dall’arco a disposizione e li fallisce entrambi. Nel terzo quarto è l’unico che prova una reazione in favore dei colori, ma non è abbastanza.
Kangur 5,5: vero capitano della squadra e lo si vede nel modo in cui gestisce i suoi compagni durante la partita. Bene il supporto difensivo, meno in attacco dove spesso sbatte contro il muro costruito da Trento.
Eyenga 5,5: nel tiro pesante, lo abbiamo scritto più volte, non ci siamo proprio. Però mette energia in entrambe le fasi e questo è da premiare. Tante 4 palle perse (alcune veramente banali), ma, così come per Casella, non è suo compito la gestione dei possessi.
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