Wolosz 7: si affida tantissimo a Diouf e Havelkova e alle loro pipe, non sbagliando. La regista è un buon momento di forma fisica e psicologica e la squadra la segue. Brava anche a muro (2).
Diouf 8: sono 29 (49% in attacco) i punti per la fresca ventiduenne che parte decisamente bene, si smarrisce un po’ nel terzo set, ma ritorna alla grande quando conta. Trova 2 ace e il suo servizio è una insidia costante per Novara. Vince nettamente il confronto con la sua pari ruolo novarese, Barun.
Lyubushkina 7,5: mette la sua firma su 9 muri biancorossi e le sue fast sono spesso fonte di gioie per i tifosi bustocchi. Non si tira mai indietro e non a caso il secondo e il quarto set sono chiusi proprio da un suo punto; nei momenti decisivi la russa c’è sempre.
Pisani 7: coach Parisi la preferisce a Michel e la farfalla numero 17 parte un po’ lenta per poi sbocciare con l’andare del match. In attacco è cercata poco da Wolosz, ma Pisani si ritaglia il suo spazio a muro confezionandone 5 sui 19 totali di squadra, di cui due decisivi su Hill al tie-break. Piace per atteggiamento e determinazione.
Havelkova 8: serata da urlo per lei soprattutto in pipe, colpo che risulta difficile da interpretare per le novaresi. È in grande crescita, oltre che fisica, anche mentale e il suo apporto in campo si fa sentire in termini di punti e di personalità. Chiude anche questa sera in doppia cifra: 16 punti con il 33% (due muri).
Marcon 7: 6 punti per lei che, pur non essendo servita con continuità, mette a terra punti importanti in momenti cruciali. Molto bene come al suo solito in seconda linea con il 74% di ricezione positiva e il 47% di perfetta.
Leonardi 7: recuperi da urlo e voli in difesa che fanno strappare qualche applauso anche dal pubblico di fede novarese. La numero 6 chiude la gara con il 79% di ricezione positiva e il 50% di perfetta.
Laura Paganini
(foto di Salvatore Medau)