L’entusiasmo in casa del Tradate è ancora alto. Domenica 26 aprile la squadra guidata dall’ex Varese Ulisse Raza e presieduta da Rosario Tramontana, sul campo di Cassano Magnago, ha festeggiato la promozione nel campionato di Eccellenza. Un salto di categoria che, a inizio stagione, come ammette il tecnico “era inaspettato. L’estate scorsa ci siamo fatti una promessa, ovvero che saremo stati la mina vagante del girone e che avremmo dato fastidio a tutte le favorite. Ci siamo riusciti ed è stato bellissimo”. Questo il cammino della squadra: in 34 partite sono arrivate 20 vittorie, 9 pareggi e soltanto 5 sconfitte. Nel girone di ritorno sono arrivati gli importanti successi negli scontri diretti con Cairate e Roncalli; proprio quest’ultima formazione è stata fino all’ultimo alle calcagne del Tradate che nell’ultima giornata, dopo il gol del pari contro l’Union Cassano, ha rischiato grosso. “Siamo nati per rischiare – il commento di Raza – e alla fine siamo stati premiati. Ringrazio di cuore questo straordinario gruppo, in particolare chi è sceso in campo poco e ha dato il suo contributo dalla panchina o dalla tribuna. L’unione tra di noi è stato il nostro vero segreto”.

Il futuro del mister è ancora da decidere. “E’ passato qualche giorno e ci siamo goduti i festeggiamenti – il commento del presidente Tramontana -. A breve ci incontreremo e parleremo. C’è da pianificare la stagione e lo faremo al più presto. Il mister ha fatto un grande lavoro, i ragazzi ci hanno messo del loro”. Dunque Tramontana resta abbottonato. “Faccio i complimenti a tutti perché è stato bellissimo. Il campionato è stato tirato sino alla fine ed è stata un’emozione indescrivibile. Alla fine la stella buona ci ha assistito e abbiamo raccolto ciò che abbiamo seminato”.

A dare la marcia in più alla squadra sono stati senza dubbio i gol del capocannoniere Fabrizio Felice, ben 29, eletto miglior giocatore dell’anno del campionato Promozione.”E’ stato un anno davvero splendido in cui ho coronato un sogno. Siamo partiti con l’obiettivo di salvarci e a inizio campionato non mi sarei aspettato di vincere”. Rimanendo sempre con i piedi per terra, c’è stato un momento preciso in cui la squadra ha capito veramente che poteva puntare in alto. “Alla fine del girone di ritorno, quando al giro di boa ci siamo ritrovati là davanti abbiamo capito che potevamo ottenere qualcosa di importante e ci abbiamo creduto sino alla fine non perdendo mai la concentrazione. E’ stato indescrivibile”.

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Elisa Cascioli