Quella di Francesco Luoni è stata una scelta di cuore. Rimanere in biancorosso lasciando la Serie B e il professionismo dopo una stagione complicatissima non era da tutti. Lui invece non ci ha pensato due volte. “Proprio le difficoltà vissute nello scorso campionatodice il giocatoremi hanno fatto prendere la decisione più bella: rimanere qui per il riscatto, non solo personale, ma della squadra. La mia è stata una scelta d’amore per questi colori. Ho sposato subito il progetto, sapevo che non me ne sarei pentito”.

0901311742__342916_LUONI42_55_6540636_mediumIl capitano sta vivendo la sua quarta stagione a Varese. La carriera del classe 1988 è partita proprio dalla Città Giardino. Nela stagione 2006-2007 e il difensore fa il suo esordio in Serie C2. “Quella stagione fu molto importante per la mia crescita –ricorda Luoni -. Fu un anno bello e importante e imparai molto. Mi servì per fare esperienza che poi misi in campo nell’anno successivo”. Dopo il passaggio all’Albinoleffe, squadra in cui trascore quattro stagioni, quello al Como e quello al Castel Rigore, il ritorno in biancorosso c’è nella passata stagione, con la formazione in Serie B. “Sono stato felicissimo di tornare e la partenza non fu negativa. Poi però le cose iniziarono ad andar male e non siamo riusciti a risollevarci –racconta -. È stata veramente dura, davo molto, ma alla fine non riuscivo a raccogliere nulla di buono”.
Non solo retrocessione, la città ha dovuto vivere anche il fallimento: “È stata una grossa delusione – dice Luoni  -. Ci abbiamo rimesso economicamente, ma anche umanamente. Per fortuna la piazza è riuscita a non far morire il calcio in città. Questa era la cosa più importante, indipendentemente dalla categoria”.

esultanza luoniQuella attuale è tutta un’altra storia: “Sicutaramente sto vivendo la stagione più bella di tutte, sia dal punto di vista dei risultati che dell’entusiasmo e della serenità. Attorno a noi c’è un clima favoloso, una cosa che un anno fa non avrei mai immaginato”.
Per il terzino destro “un cammino così era proprio ciò che serviva per dimenticare le delusioni della passata stagione. Ci voleva. La cosa più difficile era non riuscire mai a dare ai tifosi ciò che si meritavano, era frustrante vederli farsi tanti chilometri e tornare a casa senza mai una gioia. Siamo in Eccellenza, è vero, ma stiamo solo seminando”.
Manca poco alla fine dell’anno, il Varese ritornerà in campo dopo la metà di gennaio ospitando al “Franco Ossola” il Verbano. “Dimentichiamoci la partita dell’andata – dice il terzino –. Vogliamo iniziare subito forte per aumentare il distacco, ma non dobbiamo sottovalutare l’avversario che non a caso è secondo in classifica”.

Elisa Cascioli