Ekaterina Lyubushkina è una delle giocatrici più amate dai tifosi biancorossi. La centrale russa della Unendo Yamamay Busto Arsizio ha conquistato tutti a suon di prestazioni super e con la sua proverbiale grinta e tenacia. L’abbiamo incontrata pochi giorni dalle Final Four di Champions League, che si giocheranno a Stettino sabato 4 e domenica 5 aprile (qui il programma), e che per lei sono un traguardo tanto desiderato ma che non è arrivato così a sorpresa.

Prima tua partecipazione alla Champions League ed è subito Final Four. Ti aspettavi di arrivare così in alto?
“Abbiamo sempre lavorato tanto e stiamo giocando bene. E’ un buon momento per noi e sono certa che faremo una bella Final Four, a partire dalla semifinale di sabato. Ho molto rispetto per le altre tre formazioni che non sono assolutamente da sottovalutare: il Chemik Police, che incontreremo per primo, è una compagine di alto livello ed è molto tosta. Io, comunque, mi aspettavo di arrivare così in alto: siamo un’ottima squadra”.
Sei la quarta miglior centrale della Champions League e la terza del nostro campionato. Il tuo impatto con il mondo UYBA è stato eccellente. Dove può arrivare Lyubushkina?
“Sono molto contenta delle mie prestazioni, soprattutto considerando sia le centrali sia le squadre che affronto, che sono di tutto rispetto. Voglio arrivare ancora più in alto e devo lavorare sodo; è solo con l’impegno e l’allenamento quotidiano che si migliora e si arriva ad essere tra le più forti”.
Come ti senti a pochi giorni da un evento così importante? Quali sono le tue emozioni?
“Sono pronta e sono tranquilla. Non serve agitarsi né preoccuparsi perché queste emozioni sono controproducenti per il rendimento in campo. Oltre alle Final Four, abbiamo in programma prossimamente anche i playoff scudetto, un altro appuntamento cruciale. Ciò che dobbiamo fare è essere brave a mantenere la calma”.
A Stettino ci sarà a vederti qualcuno della tua famiglia?
“Mio marito rimane qui in Italia mentre mia mamma lavora a Mosca e non può assentarsi. Non mi seguirà nessuno in Polonia, ma preferisco che sia così, che stiano a casa e si godano la partita sul divano; e anche per me è meglio perché mi sento più tranquilla”.
In carriera hai già vinto l’Europeo Juniores nel 2008 e il campionato russo nel 2010. Come ti prepari alle sfide decisive? Hai quale rito o abitudine?
“Non faccio una cosa in particolare. Magari il giorno prima cerco di fare le stesse cose che ho fatto le altre volte quando le cose sono andate bene, ma non ho un vero e proprio riturale; forse, però, a pensarci bene, ascolto la stessa musica”.

Laura Paganini e Michela Guarino
(foto di Salvatore Medau)