Il Varese ha espugnato il “Mari” di Legnano vincendo 1-0. Nel finale i biancorossi si sono scatenati esultando prima in mezzo al campo e poi in compagnia dei tifosi. Tutti soddisfatti in casa Varese, ma il tecnico Melosi a fine partita ammette le difficoltà della squadra nella prima parte di gara. “E’ stato un primo tempo di molta sofferenza – le sue parole – . Il Legnano ci ha messo in seria difficoltà. Per questo ho deciso di passare al 4-4-1-1; da lì abbiamo chiuso meglio gli spazi. Nel secondo tempo c’è stata solo una squadra in campo. Ci siamo ritrovati tre volte davanti al portiere. L’unico errore commesso è stato quello di non essere riusciti a chiuderla. Faccio i complimenti alla mia squadra che non molla mai nemmeno delle difficoltà”.
In classifica il Varese è sempre in testa a punteggio pieno in compagni dell’Ardor Lazzate che a sorpresa ha battuto in rimonta la favorita Arconatese. “Io guardo il Varese e non la classifica – commenta Melosi -. Se giochiamo così sono problemi degli altri. Per noi è come fossero tutte finali. Sappiamo di dover giocare per vincere. Nemmeno il +8 sul Legnano vuol dire nulla. Siamo una squadra che sta bene fisicamente e i complimenti vanno anche ai miei collaboratori”.
Vista l’assenza di Pacifico, Melosi a schierato Piccinotti come terzino destro: “Ha sofferto all’inizio, ma poi ha preso le misure e sono contento della sua prestazione e di quella di tutti. Anche di chi è entrato dalla panchina e ha dato forza alla squadra come Becchio e Cavalcante. La forza di un gruppo la fa chi sta fuori. Capelloni? Gioca sia nel centrocampo a due che a tre. In una partita del genere ho voluto far giocare Gheller perché ha temperamento, trascina la squadra. Poteva andare in difficoltà perché non ha più il passo, l’ho visto stanco e l’ho cambiato”. Continuando suoi singoli, è questo il parere sul giovane Zazzi che ha servito l’assist a Marrazzo. “L’ho messo ovunque a centrocampo e mi ha dato la risposta che volevo”.
“Sapevamo che sarebbe stata difficile contro una grande squadra che non era partita bene – il commento di Zazzi stesso –. Per di più di fronte a tanti spettatori da una parte e dall’altra. E’ stato davvero emozionante. È stata una sfida complicata, ma è andata bene. La mia prova personale? Il mister mi ha schierato come mezzala destra e poi come esterno nel centrocampo a quattro. E’ andata bene”. Zazzi si sta confermando uno specialista degli assist: “Crossare mi viene bene. Ne ho già firmati due in Coppa Italia, sono contento”.
Sulla partita aggiunge: “Nel primo tempo il Legnano ci ha un po’ schiacciato e non riuscivamo a ripartire. Nell’intervallo il mister ci ha parlato e siamo stati in grado di ribaltare la situazione. Nel secondo tempo ricordo un solo loro tiro”.
I padroni di casa hanno fallito diverse occasioni. “Ci manca chi la butta dentro – il commento dell’allenatore lilla Di Gioia –. Ci manca quello che finalizza tutto il lavoro di una squadra. Nulla da dire sul nostro primo tempo giocato a ritmi alti. Fosse finito in vantaggio sarebbe stato meritato. Poi più passano i minuti e più si perde lucidità e ci sta che rischi qualcosa per andare a pareggiare”.
Cosa ha detto ai suoi a fine gara? “Ho detto loro di ascoltare gli avversari che stavano esultando. Se questo non gli fa prudere le mani vuol dire che devono cambiare sport”.
Queste le sue parole sul pubblico: “I nostri tifosi ci sono sempre, sono solo da ammirare. In casa e fuori ci aiutano. Dobbiamo essere noi a farli diventare un uomo in più”.
Infine un commento sugli avversari: “Ho visto un buon Varese. Conosco l’allenatore e le sue idee – conclude Di Gioia –. A questi livelli non è tanto la squadra che conta, ma gli stimoli che hanno i giocatori”.
PARTITA e RISULTATI – LE PAGELLE – LA 4^ GIORNATA
Elisa Cascioli