E’ bastato oltrepassare la porta di quell’oratorio, calpestare l’erba di quei campi, osservare da lontano gli sguardi e i sorrisi di chi con orgoglio indossava quella maglietta, per percepire la magia presente nell’aria di Gavirate in quel sabato di giugno dedicato, interamente ed incondizionatamente, a Cristian Geron.
Un ragazzo buono, genuino, leale, dedito allo sport e alla sua famiglia con quella passione e quell’amore immenso tipico di chi sa riconoscere i veri valori della vita, rispecchiarsi in essi e tenerli ancorati a sé.
La voce unanime che emerge dall’intero popolo di atleti e simpatizzanti, che hanno aderito con gioia alla causa, racconta di un uomo semplice che sapeva rispettare le regole e coinvolgere tutti con il suo sorriso e quegli occhioni azzurro cielo.
Sui due campi dell’oratorio di Gavirate si sono disputate la serie di partite di calcio del torneo intitolato, appunto, a Cristian Geron, giovane scomparso lo scorso febbraio a causa di un brutto male. Dodici le squadre, suddivise in tre gironi, che si sono date battaglia all’insegna dell’ambito trofeo, in un pomeriggio ricchissimo di sano sport. Dopo la fase a gironi, semifinali e finalissima, a trionfare sono stati gli amici della Redcoop, vittoriosi per 2 a 0 su Giplast. Si è dovuta accontentare della medaglia di bronzo la “Provincia”, che col minimo di sforzo di 1 a 0 è riuscita a battere i Whitecoop.
Non solo calcio: anche basket e volley hanno arricchito la giornata, oltre una serie infinita di prelibatezze cucinate ad hoc per l’occasione. Momenti di svago anche per i più piccini che si sono potuti sbizzarrire in giochi e laboratori, tra cui quello culinario “Come si prepara la marmellata”.
“Dalle magliette, alla raccolta fondi destinata ad una buona causa, dal calcio giocato a quello parlato a bordo campo, dai tifosi agli amici e colleghi di Cristian, a cui bisogna aggiungere tutto il supporto fantastico di un’organizzazione capace di rendere tutto perfetto, quello che posso dire è grazie. Oggi tutto parlava di Cristian, ed era proprio questo ciò che desideravo: che il suo ricordo fosse così vivo per così tante persone contemporaneamente” commenta a caldo Monica, moglie del “ragazzotto di Gavirate”, nonché mamma della piccola Giada Geron. “Ciò che vorrei è che questo memorial potesse ripetersi ogni anno, che rimanesse nel tempo perché racchiude e rappresenta al meglio tutte le qualità del mio Cristian, e perché so che lui ne sarebbe orgoglioso”.
Un pallone, un campo, quattro amici con cui giocare e scherzare: la bellezza dello sport è proprio questa, saper ridere della semplicità, e rimanere uniti nelle piccole cose, nonostante tutto, per dare un altro milione di motivi a quegli occhi azzurro cielo, rimasti sulla terra, di poter brillare ancora a lungo e di nutrirsi di un affetto tanto puro quanto infinito.

A qualche settimana di distanza dall’evento non è ancora stato deciso chi usufruirà della somma raccolta, ma Monica assicura: “Stiamo seguendo più di un progetto e stiamo cercando di valutare quale possa essere il più fattibile per noi, vedremo nei prossimi giorni, la gioia comunque di poter aiutare qualcuno in difficoltà è davvero immensa”.

Mariella Lamonica