Ottima prestazione della squadra italiana ai “Mondiali 3D” di tiro con l’arco che si sono tenuti dal 30 agosto al 5 settembre presso la splendida location delle Cascate delle Marmore, Terni, dove si sono scontrati ben 250 atleti di 25 nazionalità, suddivisi in 4 specialità (longbow, arco nudo, istintivo e compound) e 2 categorie (maschile e femminile), per un totale di 8 classi, in ognuna delle quali erano ammessi al massimo 3 atleti.
La particolarità di questa competizione è stata proprio la scelta della location dove sono stati organizzati i percorsi, che hanno offerto ad atleti ed accompagnatori uno spettacolo semplicemente unico, con le cascate che facevano da fondale ad una gara così divertente e spettacolare che verrà ricordata per anni.

Il buon ricordo rimarrà ancora più a lungo, perché la compagine della nazionale al gran completo si è portata a casa ben 10 medaglie su 30 disponibili, vincendo di gran lunga il medagliere (davanti a Spagna e Finlandia), dopo essere riuscita a qualificare 23 atleti su 24 alle fasi eliminatorie, di cui 17 giunti tra le prime 8 posizioni delle relative categorie e 9 tra i primi 4, un risultato davvero difficile da battere. L’ottima prestazione conferma il sostanziale predominio della Nazionale italiana in questa disciplina, soprattutto, in campo femminile, dato che con 3 ori (Cinzia Noziglia, Donatella Rizzi e Rossella Bertoglio), 1 argento (Giulia Barbaro) e 2 bronzi (Luciana Pennacchi e Iuana Bassi), oltre al 2° posto di squadra, le ragazze azzurre hanno letteralmente sbancato il medagliere, oscurando decisamente i compagni di squadra, che si fermano a 2 secondi classificati (il campionissimo Giuseppe Seimandi e Marco Pontremolesi) ed 1 terzo (Fabio Pittaluga).

La specialista della disciplina della provincia di Varese, Sonia Bianchi, degli Arcieri Castiglione Olona, ha chiuso la competizione con un ottimo 7° posto, dietro a grandi campionesse come (in ordine di classifica) Anne Lantee (Finlandia), Lisa Sodersten (Svezia), Michaela Sabitzer (Austria), Pilar Alvarez (Spagna), Monica Finessi (Italia) e Beata Kiraly (Ungheria), ma davanti alla compagna di squadra Irene Franchini (tredicesima), grande favorita della competizione.
Nonostante Sonia abbia portato come sempre il suo indispensabile contributo alla squadra italiana, rimane un po’ di rammarico per il punteggio ottenuto nel secondo girone eliminatorio (66), dato che sarebbe bastata una manciata di punti (5) per riuscire ad entrare nelle finali individuali. La speranza è ben riposta, anche perché l’atleta castiglionese (seconda dopo il primo giorno di qualifica con una media di 9,70 punti su 11 a freccia) aveva già fatto molto bene in qualifica (quarta con 914 punti su 96 frecce – 9,52/11, dietro una Irene Franchini stellare – 969 e 10,09/11, seguita da Mylene Bouteleux 917 e Déborah Grip 916), riuscendo poi a chiudere il primo girone eliminatorio al 3° posto (113, 9,42/11), appena dietro Michaela Sabitzer (119) e Monica Finessi (114). Purtroppo, un lunghissimo scroscio di pioggia battente (una sorta di famigerata “bomba d’acqua”) ha funestato le fasi finali delle eliminatorie, ribaltando i pronostici e mettendo in difficoltà numerose atlete, tra cui proprio Sonia che, con una media di 8,52 punti su 11 a freccia, è rimasta fuori di pochissimo dalle semifinali.

Anche altri grandi favoriti della Nazionale italiana, purtroppo, hanno subito un destino simile a quanto accaduto a Sonia, essendo rimasti ai piedi del podio per pochissimi punti, come Fabio Ruggeri (7° nel compound), Paola Sacchetti (settima nel longbow femminile), Alessandro Giannini ed Eleonora Strobbe (entrambi settimi nell’arco nudo), Alfredo Dondi e Danilo Fornasier (7° e 8° nel longbow maschile). Anche un’altra delle attesissime specialiste della disciplina, Francesca Capretta, non è riuscita a ripetere i soliti eccellenti risultati, a cui ci ha abituati da tempo, ed è giunta solo nona nell’arco istintivo femminile, dopo aver perso per poco uno shoot off a 4 con Vicky Bennet (Canada, poi classificatasi decima), Svetlana Lapteva (Russia, sesta) e Ulrika Backman (Svezia), che, pur avendo concluso il primo girone eliminatorio al 7° posto, è stata capace di ribaltare i pronostici e resistere all’acquazzone che imperversava su Terni, concludendo la seconda fase appena dietro Elena Smirnova (Russia) e Rossella Bertoglio (Italia), qualificandosi così a sorpresa per le semifinali.

Fitarco Varese