Una vigilia così fa quasi dimenticare i travagli stagionali. Quasi, appunto, perchè, a playout garantiti, alla Pro Patria resta la necessità di blindare la quartultima moneta. Per farlo, contro un Monza potenzialmente ancora in corsa per la salvezza diretta (ma un punto del Renate a Sassari spegnerebbe ogni speranza), potrebbe bastare anche una sconfitta (sempre che il Lumezzane faccia altrettanto con il Novara e l’AlbinoLeffe non passi a Pordenone).
Ovviamente, vietato porre la questione in questi termini a Marcello Montanari, impegnatissimo a mantenere alta la tensione della truppa: “Queste partite si motivano da sole. Per noi è troppo importante difendere la posizione e per la prima volta quest’anno tutto dipende solo da noi stessi. Non credo sia il caso di sopravvalutare l’aspetto psicologico”. Anche perchè si rischierebbe di tracimare nella retorica. Quella che certo non amava Vincenzo Cosco, scomparso dopo una lunga malattia e ricordato domani prima della gara con un minuto di silenzio ed uno striscione preparato dai tifosi biancoblu.
Matteo Serafini, che con l’allenatore molisano ha vissuto la sua prima stagione allo “Speroni”, ne sottolinea la carica umana: “Era un guerriero. Ed un uomo di grande fede. Portava sempre ad esempio la sua vicenda personale e la battaglia che stava combattendo. E’ stato il primo ad affidarmi la fascia di capitano al posto di Mimmo Cristiano. E anche il primo ad incoraggiare un mio futuro da allenatore. Discutevamo spesso di tecnica e una volta mi disse che gli sarebbe piaciuto lasciarmi in dote i suoi appunti da allenatore. Purtroppo non c’è stata occasione. Era un uomo vero”.
Capitolo formazione. Con quattro diffidati (Terrani, Candido, Zaro e D’Errico), Bovi squalificato, Botturi infiammato, Lamorte ammaccato (per lui una botta nella rifinitura) e Melillo schienato, al tecnico elbano non rimane che sfogliare la margherita: “Sicuramente terremo conto delle diffide. Ci sarà un po’ di turnover. Ma senza esagerare”.
Quindi, Melillo in porta, Guglielmotti, Pisani, Zaro (probabilmente) e Taino dietro, Arati, Giorno e Palumbo in mediana, Serafini, D’Errico e Baclet in avanti. Sicuri? Per niente, ma un tentativo va pur fatto. Per inciso, l’undici di domani sdogana anche le scelte dei playout perchè se contro il Monza giocano Baclet e D’Errico (peraltro, come detto, diffidato pure lui) va da sè che il 23 maggio in campo ci saranno Candido e Terrani. E dov’è la notizia? Infatti, non c’è. Solo l’ennesima conferma di un assortimento offensivo che, al prezzo di qualche sopracciglio alzato, ha pagato pesanti dividendi negli ultimi due mesi.
Tornando al m’ama non m’ama di Montanari, l’unico vero dubbio in vista degli spareggi riguarda Calzi. Lo Zio Giampa si è rimesso al passo (in settimana ha lavorato con il gruppo) bruciando di una decina di giorni la tabella di marcia. Domani potrebbe mettere nel motore almeno una mezzora per vedere l’effetto che fa. O forse no. Sul punto, infatti, il mister fa professione di prudenza: “Vedremo se sarà il caso di fargli giocare qualche minuto o se aspettare ancora e recuperarlo dopo le prossime due settimane di allenamenti”. In vista dell’obiettivo vero, perchè i traguardi intermedi all’allenatore tigrotto interessano pochino: “La missione sarà compiuta solo quando ci saremo salvati ai playout. Fino ad allora non abbiamo ancora fatto nulla”. Vero, così come è innegabile che arrivare alla fase post stagionale da quartultimi sarebbe già una piccola impresa: “Ho solo riportato un po’ di normalità in un gruppo devastato dalle vicende precedenti”. Lo stesso compito assolto con analogo brillante smalto da Fulvio Pea al Monza, dove in questi mesi più che di campo si è parlato di altro. In realtà di altro si è parlato anche a Busto. E si continuerà a farlo anche nelle prossime settimane quando (ci si augura a Lega Pro mantenuta), tornerà in cartellone il rutilante mondo della cessione societaria. Lo scenario è lo stesso delle due estati precedenti (anzi, facciamo pure tre): Vavassori al comando con la ferma intenzione di non garantire più l’iscrizione della squadra. Se fossimo in matematica, a parità di fattori, il risultato sarebbe un copia e incolla. Ma siamo alla Pro Patria. Dove due più due non fa mai quattro.
I 23 convocati per il match di domani (Stadio “Carlo Speroni”, ore 15) con il Monza: Arati, Baclet, Botturi, Brunori, Calzi, Cannataro, Candido, Casolla, D’Errico, Giorno, Graham, Guglielmotti, Lamorte, Melillo, Palumbo, Panizzi, Perilli, Pisani, Romeo, Serafini, Taino, Terrani, Zaro.

Giovanni Castiglioni