Qualche anno fa era solo un valoroso alpino. Ora Giana Erminio, se non la paura, quantomeno il rispetto lo incute anche sui campi di gioco. Segno dei tempi per una Pro Patria costretta a fare i conti con una realtà che non permette nessun tipo di snobismo. Condizione che Marcello Montanari illustra senza reticenze al termine della rifinitura: “Abbiamo bisogno di continuità e, in questo senso, anche il punto di mercoledì non va disprezzato”.
Per il momento archiviata la difesa a tre: “Non è una bocciatura, anzi, sono soddisfatto. Domani, però, rischieremmo di regalare un giocatore dietro e di soffrire a centrocampo”. In realtà, la circostanza si è già puntualmente verificata con il Pordenone (come sottolineato a caldo su queste colonne), ma tant’è. Recuperato Cannoni ma non Botturi (e ancor meno Palumbo), i dubbi del tecnico biancoblu riguardano le condizioni di Calzi, Candido e D’Errico. Difficile che siano rischiati tutti dal primo minuto.
Quindi a Monza vedremo in campo un 4-3-3 con Melillo tra i pali, Guglielmotti, Pisani, Lamorte e Taino in difesa, Calzi, Bovi e Arati sulla mediana, Serafini più uno tra Candido e D’Errico (più il primo del secondo) e Terrani (probabilmente preferito a Baclet).
Per il match del “Brianteo” designato Luigi Rossi di Rovigo, assicuratore 33enne di Badia Polesine con all’attivo tre stagioni in categoria ed un solo precedente con la Pro Patria: 1-0 casalingo con il Fano il 17 marzo 2013 (per chi ha buona memoria, quello del rigore parato allo scadere da Sala).
Gira e rigira il tema è però sempre quello dell’industriale dose di ottimismo necessaria per credere nell’impresa salvezza. Montanari fa professione di fede: “Io ho grande fiducia. E voi?”. Beh, noi magari…quanto tempo abbiamo per rispondere?
Ecco, volendo trovare una buona ragione per darsi coraggio, un’occhiata al calendario potrebbe fornire indicazioni contrastanti. Dieci giornate al termine, di cui solo quattro da giocarsi allo “Speroni” e trasferte tostissime tra cui Bassano e Alessandria. Ma anche un finale apparentemente commestibile con Cremonese, Venezia (saranno fuori dai giochi? chissà..) e Monza (in una 38^ che vedrà lo showdown Pordenone-Albinoleffe). Nessuna solida certezza, insomma. Solo effimere illusioni. Ma anche la necessità di cercare una residua speranza a cui attaccarsi. Prima di essere costretti ad attaccarsi a qualcos’altro.
I 23 convocati della Pro Patria per il match di domani (Stadio “Brianteo” di Monza, ore 18) con la Giana Erminio: Arati, Baclet, Bovi, Brunori, Calzi, Candido, Cannataro, Cannoni, Casolla, D’Errico, Giorno, Guglielmotti, Lamorte, Melillo, Panizzi, Perilli, Pisani, Romeo, Serafini, Taino, Terrani, Zanier, Zaro.
Giovanni Castiglioni