Dopo il ko contro Pistoia, la voglia di rivalsa della Openjobmetis è tanta. Non solo per “zittire” i sacrosanti fischi subìti dopo il match, ma anche per dimostrare di essere una compagine che ha voglia di recitare un ruolo da protagonista nel girone di ritorno, durante il quale si dovrà fare di tutto pur di ottenere un posto nei playoff. Quella contro Avellino, però, sarà una gara piuttosto complicata, non solo perché gli irpini sono alla ricerca di una vittoria per assicurarsi l’ultimo posto disponibile per le Final Eight, ma anche perché Frank Vitucci e Stefano Bizzozi, coach e vice coach degli “Indimenticabili” di due anni fa, sono infatti riusciti a costruire un roster competitivo imparando dagli errori della scorsa stagione e trovando una sorta di compattezza e quadratura, nonostante manchi ancora una continuità di risultati. Il tutto grazie all’ingaggio di un giocatore del calibro di Oderah Anosike lungo nigeriano a Pesaro lo scorso anno in grado di produrre 11.4 punti a partita conditi da 11.6 rimbalzi (il migliore del campionato). La sua prestanza gli permette di esaltare le doti dei compagni; a cominciare da Justin Harper, ala grande ex Hapoel Tel Aviv da 14.1 punti in 29 minuti, ed Adrian Banks (13.9 punti in 30.5 minuti), altro ex di lusso, grande protagonista della Varese delle ultime due stagioni. Le redini della squadra sono tenute nelle mani di Sundiata Gaines, anche se il miglior assistman della Sidigas è Daniele Cavaliero (3.2 a gara), unica conferma, insieme al classe 92 Ivan Morgillo, della scorsa stagione. Il quintetto titolare è completato dall’ala ungherese Adam Hanga (11.4 punti in 29.5 minuti con il 50% da 2 e il 26.4 da 3). Buono il contributo della panchina, occupata dal play Junior Cadougan, la guardia ex Pistoia Riccardo Cortese, l’ala italo-canadese ex Pesaro Marc Trasolini e il lungo Luca Lechtaler.
Marco Gandini