Alla fine del girone di andata, la Unendo Yamamay Busto Arsizio si trova al nono posto in classifica con 15 punti all’attivo, frutto di 5 vittorie e 7 sconfitte. In estate, la dirigenza ha optato per iniziare un nuovo ciclo, ha salutato coach Parisi, ha ingaggiato coach Mencarelli e ha rinnovato profondamente la rosa, confermano le sole Pisani e Degradi.
Ecco di seguito un bilancio del cammino finora percorso da tutte le giocatrici e dall’allenatore.

Uyba-Montichiari Lowe 2LOWE 7,5: è il martello della squadra, il braccio pesante a cui Hagglund si è affidata spesso e volentieri per scardinare il muro e la difesa avversaria. E la ventiduenne mancina di San Diego non si è mai tirata indietro, schiacciando forte e trovando traiettorie al limite del possibile che hanno lasciato spesso di stucco il pubblico del Palayamamay per la loro difficoltà. Per quello mostrato in biancorosso, non è sicuramente parso strano che Lowe sia stata premiata come MVP del World Grand Prix, vinto in estate proprio dagli USA: la numero 11 biancorossa ha messo a terra in totale 212 punti (quinta in classifica con una media di 5,7 a set) con una percentuale d’attacco media che arriva al 40,5%; meglio di lei soltanto Plak (43,6%), Nikolova (41%), Guerra (40,7) e Fabris (40,6%). Nelle prime giornate, compresa quella del successo contro Conegliano, è stata pressoché immarcabile (26 punti con il 50% in attacco contro le venete); poi, le squadre avversarie hanno cominciato a studiarla e a correre ai ripari, portandola a patire muri e difese contrastanti. In ogni caso, l’esordio nel nostro campionato è stato più che positivo.
L’unica nota che andrebbe migliorata è quella caratteriale: da una atleta tanto dotata come lei, ci si aspetta forse più carisma e più leadership, caratteristiche che potrebbero non solo caricarla ulteriormente, ma che sarebbero di grande aiuto anche per tutte le sue compagne, soprattutto in quei momenti difficili in cui la UYBA si è ritrovata coinvolta in più di un’occasione quest’anno.

IlBisonteFirenze-Uyba pisani esultaPISANI 7,5: ottima prima parte di campionato per Miss Murone che si è lasciata finalmente alle spalle il brutto infortunio al ginocchio e tutte le relative conseguenze fisiche e non, arrivando a consacrarsi come una delle migliori centrali italiane. Non ha i gradi di capitana, andati ad inizio annata ad Hagglund, ma Giulia è una leader e in campo ha trascinato più volte la squadra a suon di muri ed incoraggiamenti. Grintosa, concentrata e sempre tesa alla conquista del punto e poi della vittoria, è entrata ancora di più nel cuore dei tifosi che sottolineano ogni sua stoppata a rete con l’ormai noto “mu-ro-ne”. Il suo piatto forte, appunto, è proprio il muro e al giro di boa del campionato, nella classifica del fondamentale, Pisani si trova al terzo posto (42 muri) alle spalle di Stevanovic (58) e Adams (43). L’exploit è arrivato a Piacenza nemmeno dieci giorni fa con ben 8 murate che, però, non hanno evitato alle farfalle il ko. Da rivedere, invece, i colpi d’attacco, ma, con dei muri così, la farfalla n° 17 non può che essere promossa a pieni voti.

degradi al servizio by medauDEGRADI 6,5: si è ritrovata ad essere la veterana del gruppo insieme a Pisani e, nello stesso tempo, anche una delle due titolari di posto quattro. Compiti non facili, per una ragazza di 19 anni che, pur facendo vedere ottime qualità, deve ancora maturare e crescere. La fiducia è una delle caratteristiche più spiccate della farfalla numero 2 che non si dà mai per vinta, provando colpi anche difficili senza abbattersi mai dopo gli errori, anzi. Spesso, dopo partenze in sordina, le sue prestazioni all’interno di una partita s’innalzano esponenzialmente e, come un diesel, inizia a carburare e a trascinare la squadra.
Inoltre, è decisamente la migliore e la più costante al servizio con i suoi 14 aces e, anche quando non va a segno, la sua battuta in salto suscita una pressione costante sulle ricevitrici avversarie. In attacco ha messo palla a terra in 90 occasioni con la percentuale non molto alta del 32,4%, è incappata in ben 28 errori e 24 volte è stata murata. In ricezione è una delle più sollecitate e la media ponderata che ne risulta (32,33%) è decisamente migliorabile.

 

Uyba-Montichiari ThibeaultTHIBEAULT 6,5: la centrale canadese è arrivata a Busto tra le ultime a causa dei lunghi impegni estivi con la sua nazionale e il suo ingresso a pieno regime nel gruppo biancorosso è stato rallentato anche dal recupero dall’infortunio alla caviglia, patito proprio con la maglia del Canada. Dopo qualche apparizione solo al servizio, ha giocato la sua prima da titolare nella vittoria esterna della UYBA a Firenze. Da allora, Mencarelli l’ha sempre confermata al centro insieme a Pisani e in tre occasioni su cinque è andata in doppia cifra; se a muro più fare meglio, il gioco d’attacco è il suo preferito e le percentuali la premiano con un buon 40,7% su 86 palle ricevute (4 errori e 2 murate). Nella seconda metà della stagione Jaimie non può che andare in crescendo.

Uyba-Bolzano-FondriestFONDRIEST 6,5: alla sua prima esperienza della carriera in A1, ha iniziato il campionato da titolare, ma con il ritorno al top di Thibeault si è accomodata in panchina. Nelle prime partite aveva ben impressionato soprattutto per quanto riguarda l’attacco; in particolare, nel 3-0 rifilato a Vicenza il 4 novembre, la numero 6 ha messo a terra 12 punti con un positivo 75% in attacco (3 muri) che le sono valsi il premio di MVP della gara. Dopo lo 0-3 subito da Casalmaggiore alla 7^ giornata, praticamente non è stata più presa in considerazione da coach Mencarelli e ha seguito le vicissitudini delle compagne da bordo campo. Per quanto mostrato, esprime il suo punto forte attaccando, mentre deve perfezionare il fondamentale del muro.

CIALFI 6,5: tornata alla UYBA più matura dopo l’esperienza di due stagioni a Vicenza, conferma le qualità fatte vedere già da giovanissima. Nelle situazioni in cui Hagglund ha mostrato di essere in difficoltà, Caterina si è ben disimpegnata in regia e ha dettato il ritmo di gioco della sua formazione prendendo per mano le compagne. Paga qualcosa a muro, ma la sua distribuzione e le sue scelte sono piaciute.

hagglund by medauHAGGLUND 6,5: l’impatto con la nuova realtà è stato scoppiettante e la sua naturale leadership ha conquistato tutti, da coach Mencarelli che l’ha nominata capitano, alle compagne che l’hanno accolta al ritorno dall’estate in nazionale in modo molto positivo. Dopo due anni con Wolosz in regia, le redini del gioco biancorosso sono tornate nelle mani di una promettente statunitense e il paragone con Carli Lloyd è stato immediato. Hagglund ha iniziato la stagione con il piglio giusto, inserendosi nei meccanismi della UYBA e provando a caricarsi la squadra sulle spalle. Poi però, gradualmente, settimana dopo settimana, ha perso un po’ di lucidità e spesso le sue alzate sono risultate imprecise così come la sua lettura delle situazioni di gioco. Non per niente, Mencarelli l’ha sostituita con Cialfi in corso d’opera in varie circostanze per consentirle di rifiatare e di recuperare la concentrazione necessaria.
La sua uscita preferita è su Lowe, connazionale e punto di riferimento di Busto; ma, in alcune occasioni, ha insistito troppo su di lei, lasciando poco spazio e riponendo meno fiducia nelle altre compagne, specialmente le centrali. Deve lavorare ancora molto sull’intesa con il resto delle schiacciatrici, perché variare il gioco per la UYBA potrebbe davvero essere una preziosa carta in più. La pausa natalizia non può che farle bene per ritornare più carica che mai.

PAPA 6: su 12 partite di calendario, la schiacciatrice genovese ha disputato soltanto 16 set perché bloccata già ad inizio novembre dai problemi al ginocchio. Negli sprazzi in cui ha giocato, l’ex Bolzano, nonché debuttante in A1, ha dimostrato di avere buoni margini in attacco (36,7%) e di poter dare una mano in ricezione (36,67%); non a caso, nella fase di recupero dall’infortunio, coach Mencarelli si è servito di lei per dare il cambio in seconda linea alla compagna di reparto Yilmaz. Il suo pieno rientro in gruppo e il suo utilizzo più costante potrebbero rivelarsi un’arma in più per la formazione bustocca.

Poma difesa by MedauPOMA 6: raccogliere l’eredità pesante di Leonardi non è facile e Celeste ci sta provando con coraggio e tanta dedizione. L’avvio è stato timido, poi sono arrivati buoni miglioramenti e nell’ultimo periodo, complice forse un po’ di stanchezza, la 24enne pavese ha accusato una flessione. Il salto in A1 non è certo semplice e ne va dell’efficienza delle sue ricezioni perfette che si ferma al 31,5% di media. In difesa prova a prendersi sempre più spazio, ma deve affinare la lettura del gioco e il guizzo vincente.

ANGELINA 6: è la più giovane della squadra (classe 1997) ed è alla sua prima stagione tra le “grandi” dopo la trafila nel settore giovanile biancorosso. Ha davanti un mostro sacro come Lowe e il suo compito è quello di darle respiro nei momenti in cui ha bisogno di rifiatare; quindi, come previsto, lo spazio per lei è poco e quando è stata chiamata in causa ha subito forse un po’ troppo lo scotto dell’emozione sia in attacco sia in ricezione. Ha qualità, deve trovare più fiducia e coraggio.

NEGRETTI 6: ha solo 16 anni e fa la spola tra l’Under 18 e la prima squadra, segno delle grandi qualità che ha già dimostrato di avere. È un aiuto in seconda linea al quale coach Mencarelli è ricorso alcune volte; non sempre è stata precisissima nelle ricezioni e nelle difese, ma l’età è dalla sua. Una sufficienza d’incoraggiamento.

Yilmaz by medauYILMAZ 5: inutile nascondersi, ci si attendeva di più dalla schiacciatrice turca arrivata in estate in prestito dell’Eczacibasi Istanbul e sponsorizzata da Giovanni Caprara. Al momento i suoi numeri non sono soddisfacenti e, dopo l’intero girone di andata del campionato, appare ancora spaesata e poco integrata nei meccanismi di squadra. Nelle 12 partite e nei 40 set disputati, Yilmaz ha messo a terra solo 80 punti e ha una percentuale di attacchi vincenti del 31,5% (22 errori e 19 murate subite), nettamente inferiore ad altre sue pari ruolo. La battuta non è molto incisiva (4 aces a fronte di 23 errori), la ricezione lascia troppo a desiderare (25%), ma in compenso si è fatta notare per le sue qualità a muro, stampandone fino ad oggi 18. Diverse le attenuanti a suo favore: innanzitutto la giovane età (24 anni compiuti a settembre), poi il fatto che questa alla UYBA sia la sua prima esperienza fuori dai confini della sua Turchia ed infine, aspetto da non sottovalutare, il fatto che nelle stagioni precedenti sia stata impiegata molto di più da opposto che non in posto 4. L’auspicio è che la pausa natalizia e la convocazione in nazionale le diano la spinta giusta per riscattarsi e affrontare in maglia biancorossa un’esaltante seconda metà di campionato; i mezzi per farlo li ha tutti.

Mencarelli by davide carabelliCOACH MENCARELLI 6: dopo tanti anni all’interno della struttura tecnica federale, in estate ha abbracciato il progetto della UYBA accomodandosi per la prima volta sulla panchina di un club. In accordo con la società, ha ricostruito da zero la squadra assemblando una rosa molto giovane e promettente alla quale ha fin da subito inculcato la sua filosofia: quella del lavoro, del costante e impegnativo lavoro in palestra. Abituato a rapportarsi con ragazze da far crescere, ha impostato un piano pluriennale che dovrebbe portare di nuovo la UYBA ai vertici. Per ora, in questo girone di andata, la sua formazione ha chiuso al nono posto in classifica e non è quindi riuscita a qualificarsi per i quarti di finale di Coppa Italia, risultato che era sempre stato acquisito prima. A fronte di 5 vittorie (la più esaltante quella su Conegliano), sono arrivate ben 7 sconfitte di cui 4 per 3-0 e la più sanguinosa ai fini della classifica è stata quella casalinga contro Montichiari del 2 dicembre. Per il ritorno serve sicuramente un cambio di rotta, soprattutto nelle partite esterne, per raggiungere l’obiettivo dei playoff.

Laura Paganini
(foto di Salvatore Medau)