PalaSiccome c’è una app per tutto, probabilmente ce ne sarà una anche per il gol. In attesa di scaricarla (siamo arrivati a 594′ di astinenza), basta e avanza la tenuta difensiva. Un concetto basico che Pala nel post partita coniuga con la consueta schiettezza. Solo però dopo aver messo in scena un ruspante siparietto con Albè a base di stima reciproca e ricordi d’annata. Sul match, invece, viene svelata subito la sorpresa di giornata: “Non avremmo cambiato nulla ma Carcuro ha avuto un attacco di influenza questa notte. In autostrada ci siamo fermati in autogrill dalle parti di Cormano e, nonostante l’idea fosse quella di mettere Ferri davanti alla difesa, Pisani si è proposto è abbiamo messo lui. Dopo 50 secondi abbiamo capito che non funzionava“. Una lezione che il Piso ha sicuramente appreso visto che il giallo rimediato gli impedirà di giocare con il Padova. Una gara che aspettava da sei anni. Ma tant’è, tornando a Pala, dopo Filomeno contro la Reggiana anche Costa è finito idealmente dietro la lavagna: “Se avessi giocatori fatti e finiti non lo farei. Ma siccome sono dei ragazzi, devo anche dare qualche lezione. Costa ha autonomia per 15′ “.

Albè ne ha viste tante e quindi non si stupisce certo di uno 0-0 casalingo: “Me l’aspettavo così. Conosco il loro allenatore e sapevo che sarebbero stati tosti. Sono partiti a 4 ma sono tornati subito a 5. Ci siamo fidati troppo dell’estro di Gasbarroni. Nel finale potevamo anche rischiare di perderla“. Sul banco degli imputati finiscono, ovviamente, le punte: “Abbiamo avuto pochi spazi. Ci hanno concesso poco. Nell’ultima mezzora quando loro sono calati avremmo dovuto essere più lucidi. C’è delusione anche se loro non sono una squadra da un punto in classifica“. E così, dopo aver riconosciuto in Nitti un habituè televisivo, via di corsa verso la Messa delle 18 (appuntamento svelato dallo stesso Albè).

A chiudere due battute con Cosimo La Gorga (“avevamo preparato bene in settimana le conclusioni da fuori di Gasbarroni“) è Christian Jidayi, in dubbio alla vigilia e poi tostissimo in partita: “Il mio ruolo? Dove mi vuole il mister. Dobbiamo continuare così cercando di fare sempre risultato“.
Un passo alla volta. Da qualche parte si arriverà.

Giovanni Castiglioni

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