“La violenza sulle donne non è il mio sport” è l’urlo della Pallacanestro Varese, del Rugby Varese e della Canottieri Monate, società coinvolte nella campagna di sensibilizzazione promossa dall‘Eos di Varese, da Donna Sicura Travedona Monate e dal centro Icore di Gorla Maggiore. Il progetto contro il maltrattamento domestico nei confronti delle donne si rivolge dunque allo sport come portatore di valori positivi. Gli atleti delle tre realtà si sono messi a disposizione diventando gli attori della pubblicità progresso girata dai giovani Marcello Ruvidotti, Federica Colli e Lorenzo Banfi. Sono stati realizzati quattro video e numerose cartoline. Questo lo slogan scelto: “Con lei sono come in campo… La violenza sulle donne non è il mio sport”.
Il tutto è stato presentato questa mattina presso la sede della Cesvov dove le rappresentanti hanno parlato delle iniziative del progetto che sono rivolte: ai giovani, agli allenatori delle squadre giovanili e naturalmente alle donne con l’organizzazione di gruppi di lettura, incontri, un corso di biodanza, spettacoli teatrali e mostra fotografica.
“Ci siamo divertiti un sacco a girare gli spot – dice Gino Gramaglia, giocatore del Rugby Varese -. Nel rugby c’è tanta fisicità che coincide con l’aggressività, ma mai con la violenza. Questo è un valore da trasmettere fuori dal campo”. “Per noi è stato un onore partecipare – dice Gianpaolo Maretti, presidente della Canottieri Gavirate -. Sui nostri body ufficiali e magari anche su una barca metteremo il logo per far riflettere”.
Elisa Cascioli