Nella serata promossa dal super appassionato di ciclismo e tifoso varesino di Marco Pantani, Guido Civelli, con l’organizzazione dellaIMG_6691b Società Ciclistica Alfredo Binda ed il sostegno della ditta Andriolo in cui Davide De Zan ha presentato il suo libro “Pantani è tornato”, prima dell’inchiesta è emersa una appassionata difesa dell’uomo. “Pantani non era un debole!” ha ripetuto più volte De Zan. “Quando sento dire che Marco era un debole mi incazzo come una bestia” ha detto in uno dei suoi interventi uno degli amici e gregari più fedeli di Pantani, Enrico Zaina (nella foto sotto a sinistra).
IMG_6714b“Mio figlio non era un debole” ha confermato la mamma di Pantani, Tonina, instancabile nella ricerca della verità sulla squalifica di suo figlio nella tristemente nota tappa di Madonna di Campiglio del Giro d’Italia del 1999 dove, come ha sottolineato De Zan, “a Pantani non hanno tolto solo una vittoria e il Giro d’Italia. A Pantani hanno tolto la vita”.
Nel libro “Pantani è tornato” c’è molto di ciò che è servito per riaccendere i riflettori su una tragica vicenda che in molti hanno frettolosamente bollato e archiviato, dove in molti hanno sbagliato e solo negli ultimi anni, grazie all’impegno di pochi si sta cercando di riportare alle luce per riscrivere una verità al IMG_6706bmomento ancora lontana dai pochi fatti certi su cui stanno indagando le procure di Rimini e Forlì. Superficialità nelle indagini, soprattutto sul tragico epilogo nel residence di Rimini. L’ombra ormai non più solo un’ombra della malavita organizzata, l’ambiente e gli interessi del ciclismo di allora dove, come ha ricordato De Zan “ad un personaggio come Lance Armstrong è stato perdonato tutto permettendogli anzi, favorendolo per dare inizio alla sua epopea”.
La sala dello Spazio Lavit di Varese era piena di gente che ha seguito in silenzio le parole dei protagonisti della serata ai quali si è aggiunto anche l’intervento del giornalista Sky IMG_6753bDario Nicolini. Dall’introduzione di Sergio Gianoli fino alle note malinconiche dell’artista Gigi Cifarelli (foto a sinistra), ciclista per passione e amico di Marco Pantani, che ha sussurrato a mamma Tonina la canzone degli “Stadio”,  intitolata “E mi alzo sui pedali”, dedicata a quello che per tutto il mondo era un idolo mentre per lei era semplicemente “il mio Marco”.
Una donna testarda nel non arrendersi a sentenze a archiviazioni e che alla rivelazione di De Zan, “è molto probabile che a breve restituiranno a Pantani il Giro d’Italia del 1999”, ha immediatamente risposto: “…e a cosa serve? Mi hanno portato via un figlio e mi restituiscono un trofeo? Se lo tengano pure”.

RB