piraccini allenamento (2)Lasciare il Borgosesia (Serie D) non è stato facile per Luca Piraccini, ma “l’offerta del Varese non si poteva rifiutare” dice il giocatore presentato ufficialmente oggi nonostante manchi ancora la firma sul contratto. “Ero il capitano e non è stato semplice lasciare la squadra – spiega l’attaccante –. Dopo la scorsa stagione sono stato uno dei pochi a decidere di rimanere e a inizio campionato non avrei mai pensato di andarmene, ma di fronte a una chiamata come questa non potevo resistere. E’ stata una scelta a malincuore da un lato, perché lascio delle persone a cui devo tanto, ma dall’altro sono felicissimo perché per me può essere qualcosa di importante”. 

Classe 1987 ha giocato una manciata di partite in C1 con le maglie del Novara e del Como (26), in C2 conMezzocorona e Caravaggio (29) e tanta D con Borgomanero e Borgosesia dove militava dalla scorsa stagione. Sul Varese dice: “Ho deciso di cogliere al volo questa possibilità. A 28 anni lo considero un treno su cui voglio saltare. Spero di legarmi a questa maglia più tempo possibile. Firmerei a vita, ma la riconferma me la devo guadagnare sul campo lavorando. Dimostrando che lo merito”.

In famiglia Piraccini sanno cosa vuol dire vestire biancorosso, suo padre Rinaldo giocò  una stagione nel Varese (1985/86). “Fa piacere ripercorrere un po’ le strade che ha percorso mio padre, qui si è trovato molto bene e porta Varese nel cuore”.

Sulle sue caratteristiche tecniche dice: “Nasco come esterno di centrocampo, ruolo che ho ricoperto per diversi anni, ma per le mie doti più offensive che difensive mi hanno spostato sempre più avanti. Melosi è stato il primo a posizionarmi come attaccante centrale. I gol sono dalla mia parte. Sono disposto a giocare in qualsiasi ruolo”.

Elisa Cascioli