Sotto l’albero di Natale la Polha Varese ha trovato molto altro ma non la letterina che più si aspettava. Nella sede dell’associazione DCPvaresina si stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli del Progetto “AcquaRio” dedicato al supporto dell’attività di sette nuotatori paralimpici italiani che hanno nel mirino le Paralimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro. Con la punta di diamante Federico Morlacchi il programma coordinato dalla presidente Daniele Colonna Preti (foto a destra) comprende anche Arianna Talamona e Alessia Berra, sempre della Polha Varese,  Arjola Trimi  e Susanna Ferrante della Pol.Bresciana, Francesca Secci della SaSpo Cagliari e Giulia Ghiretti della Ego Nuoto Parma. Sette talenti di quattro società di tre diverse Regioni, assistiti da uno staff tecnico e sanitario coordinato dall’allenatore e dirigente federale Massimiliano Tosin.
Per l’Italia si tratta di una novità assoluta che ha come primo obiettivo i campionati del mondo 2015 in Scozia, banco di prova valido per la qualificazione alle paralimpiadi.
“Noi siamo pronti – afferma Daniela Colonna Preti – Per la verità lo siamo da qualche mese. Solo che per la bontà del progetto ci aspettavamo qualche risposta o aiuto in più dal punto di vista economico che invece non sono arrivati. Poco male – continua la presidente – come al solito faremo di necessità virtù ottimizzando, ma forse è più giusto dire limando i costi, senza sminuire un’idea per tutti noi valida e quindi da realizzare ad ogni costo”.
Una idea che per quanto riguarda la Polha è lo sviluppo naturale di un progetto nato e portato avanti negli anni con numeri importanti.
IMG_3365b“In effetti è così. Dal 2004 ad oggi il nostro progetto provinciale “Sport si Può” dedicato al nuoto è diventato grande e molto complesso.  Nel suo decennale ha compreso 6 Piscine, 13 Comuni, 47 Scuole tra elementari e medie, 210 utenti, 35 istruttori specializzati, 15 volontari, per un totale di 95 giorni di lezione e 220 turni in acqua, in collaborazione con i Comuni di Busto Arsizio, Luino, Saronno, Tradate, Varese, Venegono Inferiore e Superiore, del Servizio di Medicina dello Sport della ASL di Varese, dell’Ambulatorio di Medicina dello Sport dell’Istituto Padre Monti di Saronno e degli Istituti scolastici. Senza dimenticare che il progetto gode del Patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico Lombardia e della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico, oltre all’importante contributo della Provincia di Varese e al sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto e della Fondazione Milan Onlus. Il frutto di questa grande rete è stato l’avvicinamento al nuoto di oltre 2300 studenti con disabilità”.
Cosa ferma gran parte dei giovani a proseguire quello che iniziano con “Sport si Può”?
Il successo di questo progetto consiste prima di tutto nella sua gratuità ma anche nel fatto che gli alunni vanno in piscina accompagnati dagli insegnanti. Il problema principale rimane infatti la disponibilità (in termini di tempo, di volontà e di possibilità economiche) da parte delle famiglie ad accompagnare in piscina i ragazzi e farsi carico in toto di questa loro attività. Ecco perché sono pochissimi i ragazzi che proseguono a fare nuoto dopo la scuola, avvicinandosi a qualcuna delle società sportive paralimpiche presenti sul nostro territorio.Microsoft Word - Acquario2016 per sponsor POLHA-def.doc
Il progetto “AcquaRio” avrà la sua sede operativa a Milano.
“E’ la sede ideale in quanto gli atleti per ragioni di studio o lavoro possono evitare gli spostamenti, tradotto: spese e disagi. Invece, il settore nuoto della Polha si allena a Varese, al Centro Laguna Blu e alla Piscina Comunale. Oltre a questi allenamenti fissi devo dire che troviamo sempre una grande disponibilità da parte dei vari impianti del territorio nell’ospitarci. Tra gli altri: Robur et Fides, Sport Management Luino e Mio Club Tradate. I nostri atleti di vertice, oltre a Federico Morlacchi (nella foto in alto a sinistra) abbiamo anche Arianna Talamona (foto sotto) e Alessia Berra, nei giorni feriali sono a Milano e nei fine settimana a Varese, sempre seguiti dallo staff composto da Massimiliano Tosin, Micaela Biava e da Alice Fedeli.
La Polha per numeri e risultati sembra non conoscere la parola “crisi”.  Arianna Talamona b
“La nostra POLHA attualmente conta circa 120 atleti iscritti, tra agonisti, non agonisti e principianti, che oltre al nuoto praticano bocce, handbike, kayak, sledge-hockey, tennis tavolo e tiro a segno. Abbiamo una bella sede, siamo il Centro di Avviamento allo Sport Paralimpico con più discipline in Italia e svolgiamo decine di progetti sportivi, sociali, formativi, ricreativi e di volontariato.
Abbiamo un consiglio direttivo compatto dove regna rispetto, amicizia e fratellanza. Abbiamo degli splendidi atleti che dimostrano quotidianamente il loro valore umano e sportivo nonché il loro attaccamento alla nostra bandiera. La crisi subentra solo quando qualche elemento arrivato in Polha in grande difficoltà, una volta raggiunti i primi risultati agonistici ci lascia dimenticandosi quanto ha ricevuto. Ma dopo il primo inevitabile momento di amarezza e di delusione, ce ne facciamo una ragione e andiamo avanti con lo spirito di sempre”.
Dalla quotidianità della Polha a “Sport si Può” fino ad arrivare ad “AcquaRio” siete sempre in controtendenza. Aperti alla collaborazione ma mai fermi ad aspettare gli altri. Determinati nel perseguire obiettivi contando sulla passione, sull’esperienza e…sulla provvidenza.
“Io ci credo sempre – risponde Daniela Colonna Preti – I miracoli accadono! Se ogni anno riusciamo a racimolare il corposo budget per far vivere la POLHA e i suoi 120 atleti vuol dire che qua e là qualcuno risponde all’appello. Accade dal 1982. Accadrà anche nel 2015, il mio trentesimo anno di presidenza, e per ogni altro anno a venire”.

RB