Riceviamo e pubblichiamo con piacere la lettera che Gianfranco Ponti ci ha inviato a seguito della pubblicazione del pezzo “Crisi nera alla Pallacanestro, Ponti provoca e aiuta il basket in ‘carrozzina’. Il Varese Calcio rallenta” in cui viene citato in merito al suo intervento a sostegno dell’Handicap Sport Varese.

 

Egregi Cecco & Beppe,
un amico mi ha segnalato la Vostra ultima chiacchierata apparsa sul sito Varesesport.com nella quale, con l’usuale ironia, analizzate gli eventi sportivi varesini. Dopo averla letta con attenzione, ho deciso di scriverVi per confutare parte di quanto da Voi scritto in merito al mio intervento a sostegno del basket in carrozzina (“HS Varese” o “HSV”) e che qui cito per precisione:
CECCO:  ho imparato da te a essere un po’ perfido: l’ingresso di Gianfranco Ponti nella Handicap Sport di basket in carrozzina mi sa tanto di provocazione alla Pallacanestro Varese in crisi…
BEPPE: in effetti l’osservazione è perfiduccia… Mah, a volte a pensare male ci si azzecca, come diceva quel sant’uomo di Andreotti, però non bisogna sminuire a gesto polemico o provocatorio un aiuto che va a una realtà così particolare come quella dello sport disabile, seppre di alto livello, come in questo caso (Varese gioca in serie A).

In realtà:
1) Il mio impegno a sostenere la HSV é parte integrante della proposta denominata Progetto Varese nata nella scorsa primavera e purtroppo rifiutata dal Consorzio tramite il suo presidente Castelli.
2) Nei mesi scorsi, sollecitato dal Signor Sindaco, ho confermato la mia disponibilità a sostenere la HSV in quanto si tratta di società sportiva meritevole di ogni possibile sostegno (in tanti partecipano al finanziamento del budget di HSV senza chiedere nulla in cambio ma le crescenti ambizioni sportive richiedono crescenti risorse finanziarie).
3) L’appuntamento di lunedì scorso é stato fissato ben prima dell’avvio del campionato. Pochi avrebbero potuto allora prevedere un inizio così’ negativo per la Pallacanestro Varese e le conseguenti polemiche sui media. Non sarebbe stato giusto penalizzare la HSV ritardando il mio intervento in attesa dei futuri successi della Pallacanestro Varese.
4) Avevo chiesto in tale incontro che il mio intervento fosse mantenuto riservato, proprio per non creare polemiche o difficoltà. Per tale ragione sono intervenuto tramite una struttura societaria . HSV ha invece ritenuto opportuno comunicare in merito ed ho acconsentito con la speranza che altre persone potessero unirsi al gruppo di sostenitori della HSV ed offrire ulteriori risorse ad una realtà importante sia in termini sportivi che sociali.
Come vedete la Vostra allusione ad un comportamento “provocatorio” é ingiustificata e mi ratttrista perché danneggia, non il sottoscritto, ma proprio quella speranza di stimolare altre persone.

Infine, contraddicendo quanto sopra, permettetemi una (questa sì) provocazione: Voi scrivete:
BEPPE: non credo ci saranno problemi. Piuttosto mi piacerebbe conoscere nei dettagli i termini della questione portata lo scorso anno da Ponti e rigettata dal consorzio che controlla la Pallacanestro Varese. Ma credo che non lo sapremo mai.
I termini della mia proposta, così come presentati al Signor Sindaco ed al Presidente del Consorzio Castelli, sono stati chiaramente dettagliati in una lettera e poi in alcune precisazioni apparse sui media, incluso Varesesport. Condivido invece il desiderio di conoscere le ragioni del rigetto della mia proposta, ma, poiché il Presidente Castelli mi ha scritto che il Consorzio ha deciso all’unanimità dopo una approfondita analisi e discussione, ritengo che siate troppo pessimisti e che un’intervista a un qualsiasi membro del Consorzio dovrebbe permetterVi di avere tutti i dettagli della loro scelta. A scanso di equivoci sottolineo che tale proposta é spirata con il suo rigetto e che oggi non ho alcun desiderio di essere coinvolto con la Pallacanestro Varese, se non a titolo di mero spettatore.
Vi scrivo in via privata per evitare ulteriori polemiche. La squadra del basket “in piedi” (termine appreso dai dirigenti della HSV e che trovo formidabile) oggi ha bisogno di tranquillità e concentrazione sui fatti sportivi. Vi sarò tuttavia grato se chiarirete che non Vi é nessuna provocazione nell’aiutare HSV e se chiederete ai Vostri lettori di diventare a loro volta sostenitori della HSV.
In attesa di LeggerVi, viva il basket varesino, in carrozzina ed in piedi.

Gianfranco Ponti