Un libro per raccontare gli anni nel Settore Giovanile della Pallacanestro Varese. Stamattina nella sala conferenze del PalaWhirlpool intitolata a Gualco, è stato presentato “Memorie di un tiratore mancino” edito dalla Sunrise Media di Marocco e Pizzullo. Oltre ai volti del presente, come il presidente Stefano Coppa, a Max Ferraiuolo e Gianmarco Pozzecco, non sono voluti mancare anche i personaggi del passato come Edoardo Bulgheroni, presidente nell’anno della Stella (’99) e alcuni ex cestiti citati nel testo come Riccardo Caneva. “Ho già letto il testo tutto d’un fiato in una sola mattina e devo dire che si legge come un romanzo veloce – dice quest’ultimo -. Ha LIBRO BUZZI RESCHINI06tirato fuori ricordi che avevo perso e tutti gli episodi raccontati mi hanno particolarmente colpito. Quelli negli spogliati, le trasferte in treno lunghissime e tante altre avventure. Inoltre la presentazione del libro è stata una scusa per ritrovarci tutti insieme, cosa che facciamo ogni tanto, ma non siamo mai così numerosi”.

“Lo leggerò presto – dice Bulgheroni -. E’ interessante come l’autore sia voluto andare fino in fondo. Anche a me capita di scrivere il mio passato, ma lo condivido solo con gli amici. Buzzi Reschini invece ha voluto divulgarlo a tutti e spero che proprio questo sia d’esempio alle nuove generazioni. Quello era un gruppo eccezionale e vale la pena di leggere una storia vera narrata da chi l’ha vissuta”.
“Gli anni del Settore Giovanile li abbiamo vissuti tutti – commenta il coach Gianmarco Pozzecco -. Spero che questa società li faccia vivere in eterno. La base della Pallacanestro Varese è proprio la passione che c’è a partire dalle giovanili. La Pallacanestro Varese nasce e muore con giocatori come Buzzi Reschini. La prima squadra è solo la punta di un iceberg e ciò che c’è sotto va alimentato ogni giorno”.

Elisa Cascioli