Se, come sentenziava il Mago Herrera, “le cose difficili esigono tempo, quelle impossibili solo più tempo”, la salvezza della Pro Patria è solo una questione, appunto, di tempo. Quello che i suoi predecessori sulla panchina tigrotta non hanno potuto (o voluto) mettere a frutto e quello che, invece, Marcello Montanari sta capitalizzando grazie a fiducia e continuità di risultati.

Con la complicità dell’eclissi, la rifinitura della vigilia ha consegnato al pre-partita il probabilissimo undici anti Bassano (domani ore 17, Stadio “Rino Mercante”). Di fatto, lo stesso che ha superato il Lumezzane con l’unica variante del ritorno di Calzi per lo squalificato Giorno e il dubbio Bovi (infiammazione al tendine, ma con una robusta siringata dovrebbe farcela). In soldoni, 4-3-3 con Melillo in porta, Botturi (preferito al rientrante Guglielmotti), Pisani, Lamorte e Taino in difesa, Calzi, Arati e Bovi in mediana, Candido, Serafini e Terrani davanti.
Si diceva di Bovi, il cui problema tendineo presenta in rosa una casistica ricorrente: Calzi e Panizzi borsite, Botturi tendini più altri guai assortiti alle articolazioni. Senza avanzare spericolate teorie cospirazioniste, il sospetto che l’alternarsi degli allenamenti tra il sintetico di Castellanza e l’erba (?) dei campi pratica dietro allo “Speroni” possa aver avuto qualche ripercussione su giunture e simili è un sasso che gettiamo nello stagno della discussione.

Tornando alle scelte del mister, è più che evidente come il quadrato magico (talvolta tragico) Candido, D’Errico, Serafini, Baclet sia stato completamente smontato con il francese vittima delle circostanze (e delle proprie fragilità) e l’ex Barletta addirittura fuori dalle convocazioni causa risaputa intermittenza.      
Solo un paio di mesi fa un match come quello con il Bassano avrebbe avuto come naturale preparazione un bel segno della croce. Così tanto per chiarire subito attraverso quali vie sarebbe stato possibile strappare il risultato. Ora, se non proprio con la pipa in bocca, la trasferta sul Brenta viene, invece, affrontata quantomeno con la consapevolezza di potersela giocare fino in fondo. Curiosamente, tra l’altro, l’unica striscia di quattro risultati utili consecutivi nella stagione biancoblu risale alla stessa fase del calendario nel girone d’andata quando Giana, Lumezzane, Bassano e Pordenone (seppure in ordine diverso rispetto al ritorno) regalarono sei punti, un cambio di panchina (il 2-2 con i giallorossi fu fatale a Lulù Oliveira) e l’illusione che la strada imboccata fosse quella giusta.

Designato per la gara con i temibili uomini di Tonino Asta (ex barista passato ai tempi con disinvoltura dai cappuccini agli scarpini), il forlivese Davide Andreini, primo anno con 10 gare arbitrate in Lega Pro ed un solo rigore assegnato. Un buon motivo per non rischiare Guglielmotti.

E a proposito dell’eclissi di cui sopra, il tormentone ormai consunto in casa tigrotta è l’oscuramento della meteora Filippi, satellite presidenziale la cui orbita (a occhio e croce) difficilmente si incrocerà ancora con il pianeta Pro Patria. Ma per la certificazione bisognerà attendere il termine (e l’esito) della stagione. Come dire che anche questa, alla fine, è solo una questione di tempo.

 

A seguire lista dei 20 convocati per il match di domani (Stadio “Rino Mercante”, ore 17) con il Bassano:
Arati, Baclet, Botturi, Bovi, Brunori, Calzi, Candido, Cannataro, Casolla, Guglielmotti, Lamorte, Melillo, Panizzi, Perilli, Pisani, Romeo, Serafini, Taino, Terrani, Zaro.

 

PROGRAMMA 30^ GIORNATA E CLASSIFICA

 

Giovanni Castiglioni