Le società per essere ripescate dovranno versare un contributo straordinario alla Figc di 5 milioni per la serie A, 1 milione per la serie B, 500mila euro per la Lega Pro e 300mila per la serie D. Lo ha deciso ieri il Consiglio Federale che si è riunito a Roma. e che ha ripristinato il blocco dei ripescaggi a partire dalla stagione 2016-2017. Questo il sunto principale di quanto è emerso dalla maggioranza del consiglio federale, con il voto contrario dei rappresentanti di Aic (Assocalciatori), Aiac (Assoallenatori) e Lega Pro.
Il Presidente della Figc Carlo Tavecchio ha evidenziato: “E’ la cosa più importante che è stata decisa in questo incontro, ci sarà un meccanismo riduttivo del format dei campionati che sarà in automatico. Prima c’era, ma è sempre stato prorogato. Non abbiamo toccato niente, perché non si modificano le norme in corso d’opera e soprattutto al 26 giugno. L’unica novità è rappresentata dall’introduzione di una tassa di ammissione ai ripescaggi: le società dovranno versare alla Figc un contributo straordinario di 5 milioni per la serie A, 1 milione per la serie B, 500mila per la Lega Pro e 300mila euro per la serie D. Questi provvedimenti partiranno da questa stagione – ha continuato Tavecchio – e si stabilirà nel prossimo consiglio come ripartire questi introiti”.

Capitolo calcioscommesse. Sull’onda dell’ennesimo scandalo, che in questo caso ruota attorno al Catania, il Consiglio ha aperto la strada per pene più dure da comminare a chi commette illecito sportivo, fino alla radiazione nei casi di responsabilità diretta di frode sportiva. L’organismo federale presenterà alla prossima riunione una modifica normativa tesa all’inasprimento delle sanzioni nei confronti dei tesserati.  “Con una proposta secca di radiazione non avremo più titubanze e non ci saranno più compromessi”, ha sottolineato Tavecchio. “Siamo intervenuti anche sulla mancata comunicazione del reato (l’omessa denuncia, ndr) inasprendo la pena che passa da qualche mese ad anni di squalifica. Quando ho ascoltato le intercettazioni dell’inchiesta di Catania ho provato ribrezzo e costernazione per la leggerezza delle discussioni, come se fossero cose normali – ha aggiunto il presidente della Figc -. I soggetti si ripetono in varie situazioni e possono muoversi impunemente perché oggi il sistema non ha un casellario sportivo per poter intervenire”. Tavecchio ha inoltre anticipato che entro il 10 luglio si terrà una conferenza con il procuratore federale Stefano Palazzi “che informerà sulla situazione dopo avere ricevuto gli atti”. Dopo questa conferenza si saprà se l’inizio dei campionati slitterà.

Ulisse Giacomino