Si dice che la speranza sia l’ultima a morire ed è proprio alla speranza che si sta appellando la Polisportiva San Luigi di Albizzate per poter approdare, nella prossima stagione, in prima categoria. Una speranza legata ai ripescaggi perché nonostante l’Albizzate abbia vinto i playoff del proprio girone e sia approdata al 3°turno, non è poi riuscita ad agguantare la finalissima, cadendo ai piedi del Molteno in casa al novantesimo.
Andando con ordine bisogna fare un passo indietro lungo dodici mesi, quando la società insieme a mister Borrelli ha chiaramente espresso l’idea, e di conseguenza costruito la rosa, per un’annata da vertice. Nonostante nel girone ci fosse la presenza “ingombrante” di una Solbiatese ricca di nomi altisonanti, a cui indubbiamente erano associati tutti i pronostici della vigilia (Solbiatese poi vincitrice del campionato a suon di record) ad Albizzate non si sono scomposti, puntando sul gruppo e su una squadra comunque capace di dire la sua. E così è stato: i 64 punti totali, frutto di 19 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte, sono bastati per salire sul secondo gradino del podio e per distanziare la 5° classificata di dieci punti esatti, solco sufficiente per garantire l’accesso diretto alla finale playoff del girone. E quando il caldo e la stanchezza fisica e mentale avrebbero potuto prendere il sopravvento, Carabelli e soci sono stati bravi a sparare le ultime cartucce e a consacrarsi i “secondi vincitori” del girone X, seppur poi mancare per un soffio la finalissima. albizzate - itala 8
Ci eravamo prefissati due obiettivi: quello di fare una stagione da protagonisti e quello di dare il là ad un gruppo unito, che fa dell’armonia il suo pane quotidiano, ed è andata proprio così, abbiamo raggiunto i nostri traguardi”. A parlare è Alberto Bellanza, direttore sportivo della società biancoblù. “Siamo tutti orgogliosi di quanto costruito, dei risultati ottenuti e del clima che si respira qui, indipendentemente dal fatto che ad oggi non abbiamo la matematica certezza di fare il salto in prima. Non faremo drammi se non dovesse essere, siamo comunque al lavoro per completare una rosa che confermeremo al 90%, ci preme solo essere ancora altamente competitivi nel caso seconda affrontassimo la seconda, o non farci trocare spiazzati se a luglio dovessero “regalarci” il sogno della prima, in ogni caso saremo pronti”. Infine una battuta anche su mister Borrelli: “Ci sono state troppe voci contrastanti sul suo conto, voci che abbiamo zittito subito riconfermandolo senza esitazione. Simone è con noi da 6 anni, è cresciuto con noi e mastica calcio tutti i giorni, abbiamo molta fiducia in lui. Non ci spaventa il fatto che sia giovane, certo potrebbe peccare un po’ d’esperienza ma compensa con l’entusiasmo e la volontà. Inoltre dobbiamo dargli tanti meriti non solo per le prestazioni collezionate, ma anche per aver contribuito alla coesione del gruppo. Fra tutti gli allenamenti e partite non ho mai visto un litigio , sarò ripetitivo ma qui si basa tutto sull’armonia e siamo felici di questo”. S. Luigi Albizzate
Dello stesso parere il tecnico Borrelli, che nonostante abbia solo trent’anni, ha saputo affrontare con coraggio e dedizione l’intero campionato: “Abbiamo avuto davanti una corazzata imprendibile, ovvero la Solbiatese, a cui ribadisco i complimenti per la vittoria del campionato, ma io non posso non essere soddisfatto dei miei ragazzi, che hanno fatto il possibile anzi l’impossibile per raggiungere gli obiettivi e non potrei mai trovare un singolo che abbia fatto la differenza, tutti hanno dato il 110%”. Per quanto riguarda il bilancio personale aggiunge: “Mi sono trovato molto bene con tutti e nonostante fosse il mio esordio in una prima squadra, il passaggio dalla juniores non è stato traumatico, anche grazie alla fiducia del mio primo sostenitore, il ds Bellanza, e di tutta la dirigenza. All’inizio dell’anno ci avrei messo la firma per una stagione simile, ho sempre creduto in questa squadra e sapevo che avremmo potuto far bene. Per me è come se avessimo vinto il campionato perché la Solbiatese era una formazione di un altro livello, noi siamo arrivati primi fra i “normali” ”. E sulla riconferma? “A fine anno ci si trova per discuterne insieme e così è stato: in tutta onestà penso di essermela sudata questa fiducia, in diversi mi hanno contatto per offrirmi una panchina e li ringrazio pubblicamente, ma io sto bene qui e sono felicissimo di rimanere qui. Albizzate è una piazza che amo, sia per la società e sia per il pubblico, straordinario nel sostenerci sempre”. Idee chiare anche per il futuro, nonostante non ci sia la certezza della categoria da affrontare: “Migliorarci non sarà facile visto che abbiamo fatto una stagione super, qualche innesto ci sarà, proveremo ad essere ancora più competitivi; ovvio che nel caso in cui dovessimo volare in prima punteremo alla salvezza, ma se il nostro campionato fosse ancora in seconda punteremo alla vittoria”.
Ancora un mese per lucidare la carrozzeria di una macchina dal motore collaudato, un mese per rifare nuovamente il pieno di benzina, un mese o poco più per capire anche quale marcia ingranare.

Mariella Lamonica