Sassari vince gara-7 di finale playoff conquistando il primo Scudetto della sua storia e collezionando il terzo trofeo stagionale dopo Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Il Banco di Sardegna non aveva mai vinto quest’anno al PalaBigi; decide di farlo nella gara più importante, quella che assegnava il tricolore, al termine di un match che gli isolani sono riusciti a raddrizzare solo alla fine grazie al trio americano composto da Sanders (votato MVP), Logan e Dyson. Per l’italianissima Grissin Bon Reggio Emilia, autrice comunque di una stagione eccezionale, l’amarezza di un obiettivo sfumato di fronte al proprio pubblico, in lacrime come i suoi beniamini.

LA GARA – L’inizio della partita premia i padroni di casa che dopo 6 minuti di gioco (e parecchi errori da una parte e dall’altra) mettono a segno il primo allungo per il momentaneo 9-2 che costringe Sacchetti al timeout. La strigliata del Meo non dà la scossa ai suoi che, merito di una Reggio Emilia incredibile, soccombono fino al 21-4 del 10′.
Gli ospiti tornano sul parquet più in palla e cominciano a macinare punti fondamentali portandosi sul -7 (25-18) di metà tempo. I ruoli si invertono rispetto ai primi dieci minuti; stavolta è Reggio a faticare in entrambe le fasi con Sassari che ne approfitta per avvicinarsi in maniera netta. Al 20′ il punteggio è di 32-26.
La ripresa delle ostilità dopo l’intervallo lungo è piuttosto equilibrata; la Dinamo prima si avvicina a suon di bombe, salvo poi lasciare campo libero alla Grissin Bon che torna a gestire un buon margine di vantaggio che si concretizza nel 55-48 del 30′.
Sassari ricomincia alla grande gli ultimi minuti del match trovando il pareggio (59-59) grazie a Logan. Reggio Emilia scatta ancora in avanti con Polonara e Diener, ma il Banco di Sardegna non ci sta e dopo aver impattato trova il primo vantaggio di serata con Dyson. I padroni di casa raggiungono nuovamente gli ospiti ma il finale thriller premia Sassari, che scatena la festa al PalaBigi per il primo scudetto della sua storia.

«Dopo il primo quarto era impensabile -commenta Romeo Sacchetti al termine del match-. Quando siamo riusciti ad esprimere la nostra pallacanestro, riuscendo a rientrare nel finale, è stato tutto molto più semplice. E’ stata una stagione lunga e difficile, culminata con tre trofei; nessuno l’avrebbe mai detto, ma siamo stati bravi a sfruttare l’occasione. Certi treni, quando passano, vanno presi al volo. Un giocatore su tutti? Lawal, senza dubbio».
«Non ho parole per descrivere quello che sto provando -dice il figlio di Meo, Brian, altro varesino d’adozione-. Credo che sia un successo meritato ma onore a Reggio Emilia che meritava di festeggiare così quanto noi. Stasera siamo stati più bravi; non abbiamo mai mollato nemmeno nel momento peggiore. Ora ce lo godiamo. Quando c’è in palio un trofeo non sbagliamo mai».

GRISSIN BON REGGIO EMILIA-BANCO DI SARDEGNA SASSARI: 73-75 (21-4; 32-26; 55-48)
Grissin Bon Reggio Emilia: Mussini, Chikoko 6, Polonara 17, Lavrinovic 2, Della Valle 4, Pini, Kaukenas 13, Cervi 4, Silins 1, Diener 13, Rovatti, Cinciarini 12. Coach: Massimiliano Menetti.
Banco di Sardegna Sassari: Logan 13, Sosa 5, Formenti, Sanders 18, Devecchi, Lawal 8, Chessa, Dyson 17, Sacchetti 2, Vannuzzo, Brooks 8, Kadji 4. Coach: Romeo Sacchetti.

MG