Arrivati al termine del girone d’andata di Serie B, tra le squadre che hanno deluso le aspettative ci sono Bari, Catania e Latina, formazioni costruite per il salto in Serie A che invece si ritrovano nelle zone basse della classifica. Insufficiente anche il cammino di Pescara e Crotone, mentre è stato difficile il cammino di Brescia e Cittadella. Dopo il “pagellone” del Varese, ecco i voti squadra per squadra partendo dalle bocciate:
BRESCIA 5.5: i gol di Caracciolo, già in doppia cifra al giro di boa, stanno tenendo a galla un Brescia colpito da problemi societari. Le “rondinelle” sembrano comunque rivitalizzate dal cambio tecnico: l’esordiente Javorcic ha messo insieme 4 punti nelle sue 2 prime partite, prima di cadere domenica scorsa ad Avellino. Con i punti di penalizzazione risulta ultima in classifica.
TERNANA 5.5: Giocare in casa è un incubo per i rossoverdi di Tesser: 2 sole vittorie (meno di tutti), 4 sconfitte (record, alla pari di Bari, Crotone e Cittadella) ed attacco più anemico (7 gol soli segnati); andare in trasferta una favola (4 successi esterni, primato condiviso con Carpi, Pescara e Bologna). La Ternana gira, comunque, a +3 rispetto ad un anno fa, pur essendo l’unica squadra a non aver avuto rigori a favore, segnato solo e sempre con titolari (mai con subentranti) e quella che ha mandato in gol meno elementi (appena 5). La punta di diamante è Avenatti: da solo ha portato 13 dei 25 punti rossoverdi, il 52% del monte globale.
PESCARA 5: per il Pescara vale il discorso opposto fatto sopra per il Perugia: partenza tra mille difficoltà per gli abruzzesi di Baroni, che ha rischiato la panchina in più occasioni, seconda fase del girone in grande ascesa. Per i biancazzurri record di vittorie esterne (4, come Carpi, Bologna, Ternana e Spezia), attacco record fuori casa (21 gol segnati), molta distrazione nei finali di primo tempo (9 reti subite, nessuno peggio di loro), ma mortiferi nei 15′ finali di gara (14 gol segnati su 35 totali, pari al 40% netto del dato complessivo). Stagione d’oro per Maniero (12 reti, uno dei tre capocannonieri dell’andata, ad un solo gol dal record personale dell’anno scorso, sempre a Pescara), altrettanto per Melchiorri (9 reti, già primato personale in una stagione professionistica).
CROTONE 5: ben 11 punti e 10 gol segnati in meno dell’anno scorso, record di sconfitte (10, come Bari e Catania), primato di k.o. casalinghi (4, come Bari, Cittadella e Ternana). Il girone di andata del Crotone è stato irto di difficoltà. La speranza è riposta nei cambi vincenti di Drago: 5 dei 22 gol rossoblu sono arrivati da subentranti, quasi un quarto del monte complessivo.
BARI 4.5: era dal 2007/08 che, punti sul campo alla mano, il Bari non girava con un punteggio così modesto in serie B: all’epoca i punti reali erano 20 ed i biancorossi non andarono oltre l’undicesimo posto finale. Il cambio tecnico sembra aver risolto poco: da 1,14 di media punti-partita di Mangia siamo al 1,28 di Nicola. Assieme a Crotone e Catania, è una delle 3 squadre cadette che ha perso più volte (10 ciascuna), con Crotone, Ternana e Cittadella è una delle 4 che ha subito più sconfitte in casa (4 a testa). Sette i rigori subiti, record alla pari di Catania, Trapani e Varese, unica squadra senza 0-0. Il giocatore più decisivo è stato finora Minala (6 punti). Per il ritorno i “galletti” sperano di ripetere la cavalcata della Sampdoria 2011/12, undicesima con 26 punti al giro di boa, entrata ai playoff e poi salita in serie A.
LATINA 4: atteso alla riprova, dopo la splendida cavalcata della scorsa stagione fermata solo nella finale playoff dal Cesena, il Latina ha deluso ed ha numeri che urgono un’inversione di rotta: 10 punti in meno rispetto al giro di boa 2013/14, squadra che vince di meno (3 volte, come il Cittadella), attacco più anemico (sole 15 reti segnate), una delle 4 mai vittoriose fuori casa (con Catania, Varese e Cittadella), attacco più anemico anche nelle gare esterne (5 soli gol realizzati, come il Varese), ma difesa di ferro fuori casa (9 sole reti incassate), grazie sopratutto ai pareggi (7, primato condiviso con Lanciano e Cittadella).
CATANIA 4: La grande delusione del torneo, finora. Una delle 3 squadre più sconfitte (10 volte, come Crotone e Bari), una delle 4 mai vittoriose fuori casa (come Latina, Varese e Cittadella), maggior numero di sconfitte esterne (8, come la Pro Vercelli), squadra più “nervosa” (11 espulsioni subite), da record nei rigori a favore (11), ma anche contro (7, come Bari, Varese e Trapani). In tre fasi di gara è la formazione più distratta: 6 gol subiti dal 1′ al 15′, 8 dal 46′ al 60′, 13 dal 76′ al 90′, inclusi recuperi. Per la rimonta nel girone di ritorno si aggrappa, oltre a Marcolin, a Calaiò, autore di 11 reti e che ha portato 12 dei 23 punti rossazzurri grazie ai suoi gol determinanti.
CITTADELLA 4: benché ultima in classifica, la formazione di Foscarini ha appena 2 punti in meno dell’anno scorso, quindi gioca al tavolo interamente le sue carte-salvezza. Ha vinto meno di tutte (3, come il Latina), ha perso più di ogni altra in casa (4 volte, come Bari, Ternana e Crotone), è una delle 4 ancora senza successi esterni (come Catania, Latina e Varese), ma fuori casa ha pareggiato più di tutte (7 volte, come Lanciano e Latina). Squadra che segna di più nei primi 15′ di gioco (6 reti, come il Lanciano), è distratta nel periodo dal 16′ al 30′ (9 gol subiti, più di tutte nella B 2014/15). Induce all’ottimismo il tandem d’attacco Sgrigna-Coralli, che ha portato con i suoi gol decisivi ben 12 dei 19 punti granata.
Elisa Cascioli
(fonte legaserieb.it – statistiche footballdata)