Il ginocchio di Alessandro Moraghi da trattare con cura, la massima cura. Anzi, esagerando: da venerare nemmeno fosse una reliquia. Perché, fuor da ogni dubbio, tante speranze nutrite, giustamente, legittimamente, dal Basket 7 Laghi Gazzada in questo lunghissimo girone playoff passano, è inevitabile, dalla salute dell’articolazione del suo giocatore-cardine. Così, dopo il brillante successo ottenuto all’esordio contro Trecate, la formazione varesina, alla vigilia della trasferta in programma a San Vendemiano (domani sera ore 21), che all’esordio ha perso di misura (72-68) contro l’altro “Santo”, Sant’Arcangelo, guarda con apprensione al suo totemico centro. Moraghi, infatti, è uno dei segreti meglio custoditi del successo dei gialloblù perché quello che Ale produce sul parquet esce, praticamente sempre, dai ristretti confini delle statistiche o da ciò che vedi, magari in maniera distratta. E avere, o non vere, un giocatore così fa la differenza. Ben grossa…
«Purtroppo per noi -dice Fabrizio Garbosi, coach di Gazzada-, Moraghi non sta affatto bene. Pur non essendoci nulla di rotto, per fortuna, le condizioni del suo ginocchio sono ancora preoccupanti. È in corso un forte stato infiammatorio che non permette al giocatore di correre, figuriamoci, saltare, scivolare o provare cambi di direzione. Per farla breve: al momento la sua presenza a San Vendemiano, seconda tappa del “tour”, è perlomeno incerta e se anche dovesse venire in panchina, lo farebbe senza aver fatto nemmeno un minuto d’allenamento durante la settimana».
Proverbio: fare di necessità virtù…
«Infatti -è la controreplica di Garbosi-, siamo pronti all’evenienza e abbiamo lavorato provando altri assetti e soluzioni differenti consapevoli che, comunque, la forza del nostro gruppo, unita alla capacità di trovare sempre nuove risorse ci aiuterà anche stavolta».
A questo punto, urge la presentazione di San Vendemiano
«Affronteremo una squadra molto solida, che grazie ad un roster spalmato su dieci-giocatori-dieci, può permettersi di sviluppare un basket aggressivo e intenso per tutti i quaranta minuti. Oltre a tutto ciò, troveremo un team molto grosso fisicamente e, giusto per calcare la mano, l’eventuale assenza di Moraghi (ma la speranza è, sotto sotto, di rimetterlo in piedi in qualche modo ndr) peserà doppiamente. San Vendemiano, infine, poggia su tre pilastri: il tiratore Pin Dal Pos ed il lungo Carlesso, che hanno fatto bene anche in categorie superiori, e la guardia Masocco che sa creare punti e situazioni offensive favorevoli in tanti modi diversi. Ma, al netto di tutto, la gara è ampiamente giocabile e -conclude il tecnico di Gazzada-, noi potremo contare anche sull’aspetto mentale: per loro si tratta di una gara già da ultima spiaggia, mentre noi saremo più determinati e, soprattutto, sereni».

Massimo Turconi