C’è chi, pregasi confrontare la nota canzone, si giocava tutta la vita in un secondo e chi, vedi il Basket 7 Laghi Gazzada, si giocherà il futuro della stagione, leggi l’accesso alle gare di spareggio, in quaranta minuti.
Quella che fine ad una quindicina di giorni fa sembrava fosse cosa sicura – accesso al playoff tra le seconde classifica -, quasi scontata, oggi, in casa Gazzada, non lo è più. Per colpa di alcune sconfitte balorde. Perché le avversarie nel frattempo sono clamorosamente cresciute. Per colpa di acciacchi disseminati, ma soprattutto per colpa di quel grave infortunio al ginocchio che, di fatto, ha tolto di mezzo Alessandro Moraghi, giocatore che per Gazzada ha risvolti “totemici” e nei meccanismi di gioco disegnati da coach Fabrizio Garbosi riveste un ruolo fondamentale.
“Poche storie – dice secco Garbosi -, in questo momento l’assenza di Moraghi pesa un macigno dal punto di vista tecnico, tattico e mentale. Ale, davvero ammirevole in realtà prova a scendere sul parquet, ma la sua fatica è evidentissima, così come evidente è il suo disappunto nel non poter essere utile alla squadra col suo gioco spumeggiante e così difficile da limitare per le squadre avversarie. Adesso senza Moraghi siamo molto prevedibili, abbiamo scarsa pericolosità interna, dobbiamo fare quindi largo affidamento sulle soluzioni perimetrali che, come noto, rappresentano spesso un “boomerang” che ti colpisce alle spalle. Di fatto, da quando Moraghi ha dovuto fare un passo laterale, siamo stati costretti a cambiare il nostro assetto, trovare nuovi equilibri di gioco e un modo diverso di funzionare. Purtroppo, nelle ultime tre partite abbiamo visto poco il canestro da fuori e prima Sant’Arcangelo, poi San Vendemiano, hanno avuto buon gioco nel chiudersi dentro l’area e “battezzarci””.
Adesso la corsa si è fatta davvero complicata e a quaranta minuti dal termine tra voi, Trecate e San Vendemiano, sarà lotta durissima per conquistare la seconda piazza che vale il playoff.
“Domenica pomeriggio a Trecate (salto a due previsto per le ore 18) ci aspetta una battaglia pazzesca perché, come noi, anche i piemontesi vedono e inseguono il traguardo rappresentato dagli spareggi. Perchè, come noi, anche a Trecate basta vincere. Si tratta dunque di una classica partita dentro o fuori. Con tutti la pressione, le motivazioni, le tensioni ed i rischi del caso”.
Come portare tutto ciò sul piano tecnico e tattico?
“Loro stanno giocando una buona qualità di pallacanestro e stanno avendo molto dalla coppia di lunghi Colombo e Gerli, in particolare dal primo. Questa, ovviamente, stante le condizioni di Moraghi, non è una bella notizia, ma almeno dal punto di vista fisico saremo in grado di accoppiarci senza soffrire molto. La gara, un po’ come accaduto all’andata (+17 per Gazzada ndr), si giocherà sulle percentuali di tiro e, nemmeno il caso di sottolinearlo, sull’intensità difensiva che saremo in grado di proporre contro gli esterni di Trecate. Poi, altro aspetto fondamentale, sarà legato alla nostra capacità di scegliere bene tra soluzioni interne e perimetrali consapevoli che la presenza di Terzaghi sarà determinante. Insomma: siamo pronti, carichi e lo stimolo della linea del traguardo, ormai vicina, ci dovrà dare ancora più spinta perchè – conclude Garbosi -, sarebbe davvero brutto, oltre che ingiusto, non chiudere bene una stagione fin qui esaltante”.

 

PLAYOFF- SERIE C1 – GARA 6
Trecate – 7 Laghi Gazzada
San Vendemiano-Sant’Arcangelo
CLASSIFICA
Sant’Arcangelo 8; 7 Laghi Gazzada, Trecate, San Vendemiano 4.

Massimo Turconi