Perché ad un certo punto, lui, Alessandro Ferri, general manager del Basket Gallarate, il famoso “estintore”, quello protagonista di un noto episodio, nonché quello per cui i suoi giocatori lo prendono in giro ancora oggi, l’avrebbe volentieri tirato sulla schiena dei suoi ragazzi. Il “certo punto” è situato circa al dodicesimo del secondo quarto nella gara interna contro Lierna e gli ospiti, comodi, sono avanti addirittura di 23 punti: 10 a 33. Roba che se non sei un piede nelle fossa, ci manca davvero poco. E, invece…
“Nessun estintore ma – commenta sagacemente Ferri -, solo un’energica “shakerata” alla squadra da parte del nostro allenatore Pippo Arosio. I ragazzi dopo aver toccato il fondo, hanno subito impresso alla gara una spinta importante e seguendo la regola d’oro di Dan Peterson – si recupera un punto al minuto -, hanno alzato vertiginosamente il ritmo difensivo e iniziato la “caccia” spietata a Lierna. Noi, sottolineo, molto bravi nel cambiare ritmo fisico e mentale alla gara mettendo aggressività in ogni possesso ma, sottolineo altrettanto, loro un po’ meno bravi nell’accettare il nostro basket “canestri e casino” e ancor meno bravi nel perdere lucidità e farsi avvolgere dal nervosismo. In quel momento, sul +23 intendo, avevano la gara fra le mani e in tutta onestà non pensavo che un team così esperto e rodato se la facesse scippare. Al di là dei nostri meriti che, ribadisco, sono stati davvero tanti”.
Con Ciardiello e Bianchi a firmarne 45 su 73 diventa bello giocare. 
“Quando la nostra coppia di guardie entra in ritmo e inizia a far canestro diventa irrefrenabile e, tripla dopo tripla, il cerchio si allarga sempre più fino a trasformarsi nella classica vasca da bagno. Poi, quando il duo “B&C” comincia a far canestro da lontano con un certa continuità il gruppo ne beneficia alzando a sua volta la velocità di esecuzione. Così, virtuosamente, segniamo e corriamo tutti di più. Il lento ma costante recupero contro Lierna è stato frutto dell’aggressività difensiva, di una zona 3-2 davvero ben fatta e di grande attenzione da parte di tutti sui due lati del campo. Unica pecca, forse, l’aver attaccato la gara con poco coraggio, mentre noi, specialmente quando giochiamo in casa possiamo, vogliamo e dobbiamo, o dovremmo, osare molto di più”.
Adesso, Alessandro, via con la consueta analisi dei risultati partendo dal “botto” di giornata: il – 21 rimediato in casa da Casorate contro Garbagnate.
“Una parte del risultato, la vittoria di Garbagnate seconda in classifica, ci può anche stare. Un po’ meno ci stanno lo scarto conclusivo, davvero ampio, ed il parzialone subito da Casorate nell’ultimo periodo: un 13 a 29 che fa pensare. Tuttavia, siccome non ho altre notizie al riguardo mi limito a segnalare i fatti. Altro risultato quantomeno strano è la sconfitta di Bosto a Rovello, squadra che a questa stagione sembra ormai aver poco da chiedere. Tuttavia, è pur vero che Rovello è la squadra più pazza e imprevedibile del campionato e, finora, ha messo insieme risultati incredibili nel bene e nel male. Dagli altri campi, infine, sono arrivati verdetti abbastanza scontati. Lentate, Cislago e Cassano Magnago, infatti, da squadre più forti e attrezzate hanno battuto rispettivamente Luino, Seregno e Tradate confermando la differenza esistente in termini di classifica e qualitativi”.

 

VENTICINQUESIMA GIORNATA SERIE C2
Tradate-Cassano Magnago 78-86
Cerro Maggiore-Cadorago 69-62
Rovello-Bosto 73-71
Gallarate-Lierna 73-70
Bollate-Cermenate 72-80
Casorate-Garbagnate 75-96
Luino-Lentate 57-80
Cislago-Seregno 87-45

CLASSIFICA
Lentate 42; Garbagnate 36; Gallarate, Cassano Magnago 34; Casorate, Cislago 30; Cermenate 28; Bosto, Lierna 26; Cerro M., Rovello 24; Tradate 18; Cadorago, Bollate 8; Luino 6; Seregno 4.

Massimo Turconi