Nonostante a separarci dalla deadline per le iscrizioni sia rimasta non più di una manciata di giorni (12 per la precisione), in casa Pro Patria la trattativa (o supposta tale) per il passaggio di consegne prosegue a freno a mano tiratissimo. Della serie: la fretta sarà anche cattiva consigliera ma con il 10 luglio in pericoloso avvicinamento, forse sarebbe il caso di non sfogliare troppe verze.
In soldoni (come anticipato il 19 giugno scorso), i primi tiepidi contatti tra Vavassori e i Capitani Coraggiosi pronti a raccoglierne l’eredità non avrebbero fatto scattare il colpo di fulmine previsto. Richiesta troppo esosa o acquirenti eccessivamente timidi? Vallo a sapere. Sta di fatto che già nelle prossime ore potrebbe arrivare il rilancio dei consorziati bustocchi, irrobustiti da qualche apporto forestiero. A fare da mediatore l’assessore alla partita Alberto Armiraglio, già regista istituzionale di analoghe vicende sviluppatesi nell’ultimo ventennio. Speranze di successo? Le solite e cioè non moltssime visti tempi ristretti, contesto poco propizio e determinazione del patron. Eccesso di pessimismo? No, solo sano realismo sulla scorta dei recenti trascorsi.
Anche perchè gira e rigira si casca sempre lì, sul settore giovanile, autentico pomo della discordia (presente e passato) tra venditore e potenziali compratori (l’affare Giulini saltò per quello? Mah…). Staremo a vedere. Sempre che lo stesso Vavassori non abbia qualche briscola nella manica. In fondo in fondo, non sarebbe neanche una sorpresa.          

Giovanni Castiglioni