E fu così che arrivò sabato 4 aprile, giorno della partenza per Stettino, sede delle F4 della DenizBank Champions League.
Ci si sveglia quando ancora non è l’alba e la partenza del volo è prevista per le 7.10; coloro che hanno deciso di raggiungere con le 4 ruote la cittadina polacca, distante circa 1200 km, si sono messi in moto addirittura il venerdì nel pomeriggio/sera. Con l’entusiasmo che accompagna queste occasioni, memori anche della precedente F4 di Istanbul, ci mettiamo tutti in viaggio con una grande gioia e soprattutto con una voglia matta di divertirci.

tifosi yama e del police chemik by medauRaggiungiamo l’Azoty Arena, palazzetto della squadra di casa di recente fabbricazione con un’architettura molto pregevole e che reputo l’impianto sportivo più bello che io mai abbia visto finora in Europa. Entriamo subito in contatto con la tifoseria di casa con cui scambiamo le sciarpe, intoniamo cori e ci facciamo “l’in bocca al lupo” reciproco. Ci rifocilliamo velocemente ed è già ora di preparare il materiale, il momento clou della giornata sta arrivando. Si inseriscono le batterie nei megafoni, si appendono gli striscioni, si montano le bandiere e la tensione sale; il palazzetto piano piano si riempie e si percepisce subito che non sarà facile non solo per le ragazze in campo ma anche per noi sugli spalti perché si capisce immediatamente che tutto il pubblico locale avrebbe dato una mano alle giocatrici, cosa che ha fatto, in effetti, in maniera egregia.

Alle 15 la semifinale ha inizio: le ragazze partono un po’ contratte e noi continuiamo imperterriti nel nostro “lavoro” confinati nell’angolo in alto del palazzetto. Vinto il primo set, le biancorosse vanno sotto nel secondo, noi cominciamo a sudare freddo, ma con uno scatto d’orgoglio la nostra squadra strappa il secondo parziale per 27-25, generando un tripudio di gioia nel nostro settore. Ognuno di noi, scaramanzia a parte, capisce che oramai è fatta tant’è che le avversarie, “distrutte” mentalmente, nel terzo set non rientrano più in partita e al 3-0 scoppia l’Azoty Arena!!! Le ragazze, colme di gioia per l’impresa appena compiuta, corrono attraversando il taraflex per raggiungerci a bordo campo dove noi, nel frattempo, stiamo confluendo: cori, abbracci, baci, gioia alle stelle, una delle scene più belle di tutta la F4. Ancora una volta si sancisce dunque il legame “magico” che si respira a Busto: le giocatrici non hanno fatto tutto ciò non per rispettare una sorta di rito, ma perché era quello che volevano: condividere questa gioia con noi!

Assistiamo alla seconda semifinale per conoscere le nostre avversarie: l’Eczacibasi di mister Caprara vince contro l’altra super corazzata di mister Guidetti e capiamo che il compito della finale sarà arduo. Il nostro entusiasmo però non cala perché siamo in finale!
A Stettino non c’è molto e scovare locali aperti per cenare e per il dopo serata è come cercare un ago nel pagliaio. Il giorno dopo, nonché Pasqua, visitiamo quello che la città offre e riusciamo per fortuna a scovare un ristorante italiano aperto.

tifosi yama ristorante a stettino by medauAlle ore 18 finale arriva il momento topico di tutto il weekend: la finale di Champions League tra Eczacibasi e UYBA. La tensione è alle stelle e vi garantisco che non è una frase fatta in quanto io, che personalmente non sono quasi mai teso, avevo i nervi a fior di pelle. La nota lieta del pre partita è che un nutrito gruppo di tifosi del Chemik viene a farci complimenti per il nostro entusiasmo, a farsi dare le nostre sciarpe, a farsi dipingere in volto il tricolore e a chiedere di stare con noi a tifare per tutta la finale. Tutto ciò ci rende orgogliosi.
Fischio di inizio: le ragazze partono bene, a qualcuno non pare nemmeno vero e ci si lascia forse trasportare un po’ troppo dalla fantasia unita alla speranza; i volti dei nostri sono tesissimi e si riesce a fatica a cantare. Purtroppo, tuttavia, la partita prende poi la piega che nessuno avrebbe voluto vedere e volge a loro favore. Noi, comunque, non molliamo perché abbiamo nel DNA la fiducia nella nostra squadra e dimostriamo di crederci anche nel secondo e nel terzo set, aiutati nei cori anche dai tifosi polacchi.
Al termine del match, tra di noi non regna lo sconforto, anzi, siamo tutti consapevoli di aver fatto qualcosa di incredibile. Scendiamo ancora a bordo campo e, dopo il rituale delle premiazioni, le ragazze vengono da noi ad intonare i nostri cori e a scatenarsi anche in balli (Freya su tutte). Noi ringraziamo anche tutto lo staff e riceviamo gli applausi da tutti i supporters delle altre tre squadre presenti. Usciti dal palazzetto si va a cenare e a festeggiare fino all’alba la medaglia d’argento.

Lunedì, giorno di Pasquetta, si rientra verso l’Italia con la consapevolezza di essere stati partecipi di un traguardo storico per la società bustocca. Tra di noi trapelano alcune considerazioni che faccio mie: il secondo posto per la UYBA è da considerarsi come una vittoria, data la differenza economica esistente tra le altre tre partecipanti alle F4 e anche tra le compagini eliminate strada facendo (Fenerbache, Dinamo Mosca e Dinamo Kazan su tutte). La nostra società è composta da persone competenti che, pur senza disporre di liquidità faraoniche, ogni anno fanno in modo che la squadra sia protagonista nelle competizioni nazionali e in quelle europee; a loro va la nostra riconoscenza.

Un plauso va a tutti coloro che hanno partecipato a questa trasferta e il saluto va anche a chi non ha potuto esserci per i costi da sostenere o per obblighi lavorativi.
Andrei avanti a scrivere ore su ore aggiungendo un’infinità di dettagli sui bellissimi giorni trascorsi, ma è difficile cercare di raccontare tutto nelle battute di un articolo! Alla prossima F4 di Champions e ricordatevi: 2013 terzo posto, 2015 secondo posto…  #tuttinsiemebusto

Manuel Prearo
(foto Salvatore Medau)