imageSabato sera. San Siro. Milan – Palermo. Ben quattro ex Varese in campo. Con queste premesse, chi se la lascia scappare? Sicuramente non il nostro direttore Michele Marocco e il sottoscritto: un’occasione troppo ghiotta per vedere un pezzo di storia biancorossa alla Scala del Calcio. Nelle fila dei rossoneri milita Rodrigo Ely, mentre il Palermo può contare su ben tre ex Varese: Sorrentino, Struna e Lazaar. Insomma, non ci siamo fatti sfuggire la possibilità di incontrarli e parlare con loro. Presi armi e bagagli, ci siamo messi in viaggio alla volta di San Siro, e già verso Gallarate abbiamo avuto il primo segnale che sarebbe stata una serata da ricordare: abbiamo avvistato e affiancato il pullman rossonero, con Mihajlovic in prima linea. Arrivati, siamo entrati all’hospitality, e lì ci hanno colpito un paio di scene: la prima, con un Pellegatti visibilmente frastornato ed emozionato nel trovarsi faccia a faccia col nostro Dire. La seconda è quando Gaia Brunelli ci ha visto, e ha detto: “Ma ho sbagliato strada? Non sapevo di essere arrivata all’Ossola..”. Per il resto, la partita è scivolata via in scioltezza: il Milan ha vinto 3-2 con una splendida doppietta di Bacca e una super punizione di Bonaventura.

imageMa il bello è arrivato dopo, quando abbiamo aspettato i quattro ex. Il primo a presentarsi in zona mista è stato Rodrigo Ely (al Varese l’annata 2013-14), che con estrema naturalezza consegna la maglia al Dire senza neanche farsela chiedere: “Ho seguito le vicende di questa estate del Varese, sono molto dispiaciuto di quello che è successo. Essere qui al Milan è un sogno che si realizza”. Poi è stata la volta di Struna (2012-2013), che sinceramente ammette: “Non ho seguito nulla del Varese, me lo dite voi ora. So che adesso gioca in Eccellenza. Dopo la promozione in A col Carpi il Palermo ha deciso di tenermi e quindi voglio giocarmi questa chance nella massima serie”.
imageArrivano a braccetto Lazaar (2012-14) e Renato Baldi (collaboratore tecnico di Gautieri ai tempi di Varese ed ora nello staff milanista): “Sempre bello vedere amici di Varese – attacca Lazaar -, lì sono cresciuto e c’è ancora la mia famiglia. Spero che i biancorossi possano tornare su nel più breve tempo possibile“. E con un sorriso, dal sacchettino estrae la maglia bianca sudata e la regala al direttore con un abbraccio. Da ultimo – ma non per importanza – arriva il capitano rosanero Sorrentino (vedi video)- al Varese nella stagione 2000-01 -: “Varese mi ha lanciato, e anche se sono rimasto solo per una stagione è sempre nei miei pensieri. Anche perchè nella città giardino ho ancora amici veri come Michele“.

imageE al termine della nostra avventura, un sentito ringraziamento va sicuramente alla nostra amica Giulia Polloli, che ci ha accompagnato con destrezza e gentilezza nella Scala del Calcio, come una novella Virgilio. Ed è stata anche ricompensata, perchè l’amico Flavio Farè le ha recuperato i pantaloncini di Kucka…
E il sottoscritto? Mi sono semplicemente accontentato di una foto con il bomber palermitano Hiljemark (scommetto su di lui quest’anno), ma soprattutto di un selfie con il mio mito Carlos Bacca.
Tre magliette (che triplete!), un pantaloncino, due scatti. Alla fine siamo contenti tutti: è la magia del calcio.
Luca Mastrorilli