Eccolo qui, Roko Ukic. Sulle sue spalle (o meglio, sulle sue mani) poggia buona parte delle speranze di rinascita dell’Openjobmetis. Dopo gli infortuni di Wayns e Galloway, Varese ha dovuto ricostruire il backourt quasi da zero. Settimana prossima sarà il turno di Kitchen, oggi si è presentato Ukic (che rimarrà due mesi), play croato classe ’84. E’ qui solo da due giorni, infatti la prima cosa che dice è che vuole ancora aspettare un attimo per pronunciarsi meglio su questa avventura: “Per poter dire qualcosa di importante dovrei attendere almeno una decina di giorni. Per ora ho fatto solo un paio di allenamenti e conosciuto tutti. Di Varese so che è una società dalla grandissima tradizione e questo è fuori da ogni discussione“. Ukic mostra grande rispetto, è felice di essere qui. Ma le parole lasceranno presto spazio al campo: il croato debutterà domenica contro la Milano del suo maestro Repesa. Il tecnico dell’EA7 ha scoperto Ukic e l’ha sempre valorizzato, per cui la sfida assume un sapore particolare. “Repesa – spiega Ukic – alternerà tre difensori su di me. Lo conosco. Sa che sono appena arrivato e che quindi non posso essere al 100%. Io però sono pronto a tutto”.
Nella vita di Ukic tutto è cambiato negli ultimi giorni: l’anno scorso ha giocato al Cedevita Zagabria, poi adesso era fermo, probabilmente aspettando la chiamata di un top club. “Nella mia immaginazione – dice – pensavo che non avrei giocato questo mese. Per questo ero in vacanza. Quando è arrivata la chiamata di Varese ho pensato subito che potesse essere una situazione valida sia per me che per la squadra. Non ho potuto far altro che accettare”. E così tutti sono contenti: Ukic può giocare ed essere protagonista in una squadra che dà anche una vetrina europea mettendosi così in mostra, Varese può contare su un regista di altissimo livello. E Moretti cosa gli ha chiesto in questi primi giorni? “Se sei un playmaker – conclude – l’allenatore ti chiede di avere un’idea generale sulle caratteristiche dei tuoi compagni. Ad un livello professionistico le cose che ti vengono chieste sono sempre le stesse, ossia di prendere le decisioni giuste al momento giusto coinvolgendo tutti i compagni”. Domani il primo banco di prova: Milano aspetta.
Luca Mastrorilli