La Varesina cresce, progetta e pianifica. Stamattina la società presieduta da Umberto Belletti ha presentato una sostanziosa novità che coinvolge il Settore Giovanile. Da oggi, infatti, la squadra di Castiglione Olona e Venegono Superiore è ufficialmente il Primo centro di formazione targato Atalanta con una convenzione di durata triennale. Non si tratta di una semplice affiliazione; per l’Atalanta, infatti, è il primo centro di questo tipo in Italia.
In cosa consiste lo hanno spiegato i dirigenti delle sue società che hanno convocato la stampa al Castello di Monteruzzo. Massimiliano Di Caro ha rotto il ghiaccio: “Parlo a nome dei vertici societari – dice il coordinatore del progetto -. Questo è un passo importante non solo per la Varesina, ma per tutto il territorio Varesotto e anche Comasco. Questa partnership ci consentirà di rappresetare il marchio Atalanta e ci aspetta parecchio lavoro. La Varesina ha scelto Atalanta perché ci sono tanti punti in comune tra le due società. Il primo è l’etica. Per noi l’attività calcistica è prima di tutto sociale; è un’attività di aggregazione. Il secondo punto è il territorio: Varese e Bergamo sono abbastanza vicine e in Lombardia, se non in Italia, quello dell’Atalanta è il Settore Giovanile più importante. Inoltre – prosegue Di Caro -, ci accomuna anche il discorso delle strutture: a Venegono abbiamo fatto un investimento importante; dall’altra parte il centro sportivo Zingonia è un vero e proprio gioiello. Noi vogliamo sviluppare un Settore Giovanile a braccetto con una società professionistica e per l’Atalanta i giovani sono il fiore all’occhiello. Da parte nostra è un onore” conclude passando la parola al Direttore Operativo dell’Atalanta, Roberto Spagnolo, che ha raccontato come è nato il tutto: “Siamo partiti circa 6 mesi fa. Dopo che la Varesina ci ha contattato, abbiamo avuto un incontro a Zingonia e lì abbiamo capito la grande serietà e professionalità di questa società. All’incontro era presente anche la responsabile marketing Paola Frascaroli e ciò ci ha fatto capire quanto fossero organizzati. Abbiamo cominciato a lavorare e ad iniziare un percorso. Abbiamo visitato le strutture con Stefano Bonacorso e poi siamo partiti”.
La parola poi è passata ad Andrea Millefanti, Responsabile tecnico del Settore Giovanile della Varesina: “L’Atalanta sarà un riferimento importante per noi. Ci aggiorneremo costantemente presso il Settore Giovanile riferimento d’Italia. Collaboreremo fianco a fianco con i tecnici Atalanta. E’ uno step determinante perché possiamo raggiungere un livello di competenza superiore e trasferirla ai nostri giocatori. Il sogni di tutti noi è di far diventare i giocatori dei professionisti. Ci saranno corsi a Zingonia ma anche a Venegono e Castiglione. Per me e nostri tecnici è un punto di partenza notevole”.
Pierangelo Farinazzo ha parlato di come è strutturato il Settore Giovanile rossoblù: “Già nel 2011, ad un anno dalla nostra nascita, avevamo una filiera completa, dalla Scuola Calcio ai Pulcini, dagli Esordienti fino alle squadre agonistiche (Giovanissimi, Allievi e Juniores). Il nostro obiettivo è poterci iscrivere ai campionati regionali. Permettiamo a tutti i bambini di avere davanti un percorso importante di formazione e aggregazione. Venire da noi è permesso a tutti. Abbiamo circa 350 tra bambini e ragazzi”.
Maurizio Costanzi, Responsabile Area Scouting del Settore Giovanile dell’Atalanta, ha spiegato le linee guida: “In un momento difficile si stanno cercando nuove idee. Questa sinergia ha l’obiettivo di fare cultura calcistica attraverso il confronto. Noi porteremo le nostre esperienze, ma non veniamo a pontificare. Cercheremo di estendere la nostra didattica sul territorio per permettere ai ragazzini di raggiungere il loro potenziale massimo. Lo sport va fatto in maniera sana ed educatica”. Poi rivolgendosi direttamente ai dirigenti della Varesina ha aggiunto: “Vi spingo a crederci e a fare richieste. La nostra non è un’opera predatoria, ma di crescita”.
In chiusura il commento di Romano Zanforlin, direttore marketing della società nerazzurra: “Questo è un progetto sportivo in primis, ma anche di sostenibilità economica. Gli sponsor sono la terza voce di sostegno nei bilanci delle società in Serie A; nei dilettanti invece contanto di più perché non ci sono diritti tv. Quello della Varesina è un approccio da massima serie. Ci siamo riconosciuti in questo. I nostri territori di appartenenza si assomigliano. Da oggi parte un progetto grande e innovativo”.
Elisa Cascioli