16 settembre. Ormai sono passate 3 settimane dal mio arrivo a Vilnius, capitale della Lituania, per il mio Erasmus. Posso dire di essermi ambientato molto bene, ma stasera non è una serata qualunque. È la serata dei quarti di finale di Eurobasket: Italia contro Lituania. Un paese, quello lituano, che vive di basket, proprio come la sua capitale. Durante Eurobasket, nelle università, invece delle lezioni hanno trasmesso le partite della propria nazionale. E allora mi preparo a vivere la partita di stasera con la maglia dell’Italia, in mezzo a tanti lituani. La partita è di quelle da vivere con il cuore in gola, tirata, dal primo all’ultimo secondo, eccetto per l’overtime dove la Lituania non sbaglia niente ed è più reattiva di noi sulle palle sporche. Troppi invece i palloni persi dagli azzurri, peccato.

Peccato perché ci credevamo tutti che questa nazionale potesse andare fino in fondo, peccato perché siamo stati così vicini alla vittoria quasi da sfiorarla. Peccato perché chissà se rivedremo ancora questo gruppo. Ma c’è comunque da dire una cosa: i giocatori l’hanno onorata quella maglia azzurra, regalandoci emozioni e belle vittorie. Visto il talento dei giocatori magari ci si aspettava qualcosa di più, forse addirittura di arrivare fino in fondo. Come ha detto Gallinari nel post partita, “mi sono rotto le palle di perdere”. Ora per raggiungere Rio 2016 bisognerà passare dal torneo di qualificazione pre-olimpico.

Che sport magnifico che è il basket, quante emozioni che regala. Che bello pensare anche quanta gente si sia avvicinata a questo sport grazie a questa nazionale e a questi europei; bello pensare che, finalmente, il basket sia passato da tutte le prime pagine dei principali quotidiani sportivi e dei notiziari sportivi in TV.

E fa niente se qualcuno “fa già l’allenatore” nonostante segua il basket solo da qualche partita. A quello ormai ci siamo abituati. L’importante è, comunque, che se ne parli. Più basket per tutti.

Andrea Mazzucchelli