Manca poco, ormai, al debutto stagionale della Pallacanestro Varese di Daniele Cavaliero, da oggi ufficialmente nuovo capitano: domenica alle ore 18.15 sul parquet del PalaWhirlpool i tifosi biancorossi potranno infatti assistere alla partita dei loro beniamini contro la Pasta Reggio Caserta, formazione retrocessa in A2 e poi ripescata nella massima serie a luglio.

A presentare la sfida e a tracciare un bilancio sull’infermeria varesina è coach Paolo Moretti, arrivato in estate dopo ben sei anni a Pistoia: “Non siamo usciti bene dall’ultimo torneo, quello di Desio, dal punto di vista fisico. Wayns è stato colpito dall’influenza, Galloway non è certo al top della forma, Campani è rientrato in gruppo solo ieri, mentre per Davies è stato fortunatamente scongiurato un problema serio all’anulare. Vorrei ringraziarlo pubblicamente perchè non è da tutti dare una disponibilità tale e mettersi al servizio della squadra nonostante il dolore. Per domenica, dunque, ho l’intero roster su cui poter contare, pur valutando la condizione diversa dei ragazzi“.

Domenica, appunto, si avvicina: “Questa è stata una settimana tipo quanto agli allenamenti che svolgeremo durante l’anno. Stiamo ancora preparando l’appuntamento perchè vogliamo affrontare i nostri avversari nel migliore dei modi. Devo ammettere che non è stato facile recuperare informazioni sul precampionato di Caserta, che ha avuto alti e bassi come noi. Di certo, è una squadra che gioca un basket frizzante e che si basa sulla corsa. Ha atleti di grande esperienza e che si trovano molto bene in campo; nei momenti in cui si sono espressi meglio, ho notato che giocavano come se fossimo a marzo, capendosi già benissimo. Hanno tanti giocatori sopra i 30 anni, che conoscono bene il nostro campionato e come si affrontano le compagini italiane”.

Varese-Caserta è la partita del debutto per l’intera squadra e, naturalmente, anche per coach Moretti: “Questa è una di quelle gare in cui non c’è bisogno di trovare una chiave motivazionale perché basterà arrivare qui un paio d’ore prima perchè tutti possiamo renderci conto dell’entusiasmo che c’è attorno a noi. La squadra in questa settimana ha fatto un passo avanti non indifferente quanto a disponibilità al lavoro e a concentrazione. Questo è estremamente positivo, ma non voglio che i ragazzi avvertano pressione o troppe responsabilità; questo potrebbe essere un fardello e potrebbe togliere loro le energie di cui hanno bisogno”.

Qualche dubbio sulle condizioni fisiche della squadra c’è e il coach lo ammette: “Fuori dal campo i ragazzi stanno molto bene insieme e si frequentano; vorrei che poco alla volta si creasse la stessa amalgama anche in campo perchè avere un grande gruppo è indispensabile per arrivare a buoni risultati. Questo fatto è fondamentale e per ora, a causa dei molti infortuni, la conoscenza tra i giocatori va ancora affinata molto. Credo quindi che siamo ancora lontani dall’idea di squadra che ho in mente e questo mi fa dire che abbiamo enormi margini di miglioramento in difesa come in attacco. Se dal punto vista offensivo le giocate individuali possono mascherare un po’ le difficoltà, si nota subito se dietro hai problemi. Sappiamo che dobbiamo crescere, ma non per questo domenica avremo un’attenuante e non ci presenteremo al massimo delle nostre possibilità. Dovremo dare il 200% di quello che al momento possiamo fare e, se saremo in grado, questo sarà sufficiente per mantenere i due punti a Varese. Oltre alla conoscenza reciproca e all’aiuto reciproco in campo, ciò che reputo fondamentale è anche il mio ruolo: devo riuscire a far sentire tutti importanti”.

Laura Paganini