Poco più di un mese fa la tifoseria biancorossa era disperata: possibile che quella vista contro Caserta fosse la vera Varese? no, non era possibile. Infatti, ieri è stata un’altra storia: si è passati dai fischi agli applausi a scena aperta per la bella vittoria contro Torino. E compresa la Coppa, è anche la terza vittoria consecutiva. Cos’è cambiato dalla sfida con Caserta? Sicuramente l’aggiunta di Ukic, ci verrebbe da dire. Anche quando è in una serata mediocre al tiro come quella di ieri riesce ad essere determinante – sette assist – e a trascinare con carisma i suoi compagni. Ma più in generale è Moretti che sta plasmando il gruppo come meglio può: Varese non è solo Ukic. E quando Torino limita il croato, ecco spuntare fuori Cavaliero che piazza 21 punti come uno scalmanato, diventando il protagonista della notte. Ed è stato lo stesso Moretti a forgiare l’intesa fra Faye e Davies, che ora giocano come si conoscessero da una vita con un fatturato invidiabile in fatto di punti e rimbalzi. Da ultimo, citiamo anche Galloway – ritorno convincente il suo – e anche l’ingresso di Kuksiks, che nella difficoltà dell’inserimento pare più utile di Shepherd nel sistema generale.

Tutto questo, però, senza Ukic sarebbe (stato) veramente complicato. Per questo Varese se lo deve coccolare fino al 23 dicembre, scadenza del suo contratto. Ieri 4000 tifosi hanno sventolato dei fogli con scritto “Roko”, e il croato ha detto che si è emozionato. E che l’eventuale permanenza non è legata ai soldi, ma ci sono altre questioni, come la famiglia. Che non sia una questione economica è vero: a Varese guadagna molto ma molto meno di quanto prendeva al Pana, anche se per l’Openjobmetis è un bello sforzo. È chiaro che l’obiettivo rimane comunque quello di farlo firmare fino alla fine della stagione, ma bisogna stare attenti a non far sballare tutti i conti presenti e futuri. Per questo, si immagina una sua permanenza solo a costo di salutare uno fra Galloway e Wayns, che rientrerà domenica contro Trento. Ma la verità è che prima di affrontare tutti questi discorsi bisogna sfruttare il suo “effetto” e fare quanti più punti possibili finchè il croato sarà vestito di biancorosso. La strada è quella giusta.

lu.mastro.