Quanto successo ieri allo stadio Franco Ossola ha portato ancora una volta la città giardino e il Varese alla ribalta delle cronache nazionali non certo con una visione positiva ‘dell’ambiente’. Chiunque sia stato, chiunque l’abbia ideato, chiunque abbia agito ha ottenuto un primato assolutamente unico che sarà difficilmente eguagliabile: scrivere la pagina più nera della storia del calcio a Varese. Più nera dell’autoretrocessione, più nera del fallimento targato Turri e più nera di quello che accadrà a giugno. Il Franco Ossola, da giugno, potrebbe restare anche per un anno senza calcio, è successo anche a Palermo nel 1986 e in altre città, ma non sarà comunque così nero, perchè ci sarà sempre la speranza di risorgere. Così no! Così si muore e… basta!

Ma l’A.S. Varese 1910 è ancora vivo, ha ancora 7 partite da giocare nel campionato di serie B che per 25 anni, società, giocatori, tifosi e addetti ai lavori hanno rincorso, sognato, inseguito e raggiunto. Vogliamo che il signor ‘Chiunque’ ci porti via tutto questo? Con un  gesto simile? La serie B verrà, quasi sicuramente, salutata il prossimo 16 maggio da Varese, quando arriverà il Pescara per l’ultima a Masnago, e il 22 maggio, a Terni, con l’ultima di campionato in calendario in Umbria. Un saluto decoroso, un saluto di dolore e di amore per due colori: il bianco e il rosso. Lo facciano i giocatori in campo, come gli è stato chiesto e hanno fatto, lo facciano i tifosi sugli spalti, con rabbia sportiva ma con amore, e lo facciamo gli addetti ai lavori, con critica costruttiva.

Bambini_1L’impotenza regna sovrana, la società ha mandato il suo segnale ‘Je suis Varese 1910’  e il tifoso ha in tasca un jolly da giocare: oggi coloriamo un Franco Ossola di biancorosso. Se qualcuno aveva il dubbio se venire o no allo stadio… lo faccia, inviti un amico e non abbia timore di portare il bambino. Ci sarà solo e soltanto una partita di calcio! La Curva Nord sarà chiusa, ma non per incolpare gli ultras di quanto è successo, questo sia molto chiaro, ma per ragioni di sicurezza. Avremo tutti, e sottolineo tutti, i nostri tifosi raggruppati nel settore distinti: mandiamo un segnale, facciamo vedere che a Varese… ‘Chiunque’ non vince perchè il calcio è patrimonio della città e dei tifosi, quelli veri
Buon Varese a tutti!

Michele Marocco