Sconforto e delusione: sono questi gli stati d’animo che accompagnano Stefano Bettinelli in sala stampa al termine della sconfitta contro il Latina che sancisce di fatto la retrocessione aritmetica del Varese in Lega Pro: “Sono talmente amareggiato – esordisce il tecnico biancorosso – per quello che è successo che ho davvero poche parole da esprimere. Voglio comunque elogiare i miei ragazzi, che hanno fatto il loro dovere fino in fondo dopo essere stati danneggiati per tutta la partita”. Dopo lo sfogo iniziale, il mister passa all’analisi tattica del match: “Il primo tempo è stato giocato bene, non un grande calcio è vero, ma comunque un calcio redditizio. Nel secondo tempo loro sono entrati con una carica agonistica maggiore, anche perché si giocavano la salvezza, poi l’espulsione di Borghese ha cambiato tutto. Preferisco comunque non parlare né dell’arbitraggio, né tantomeno degli ultras che hanno deciso di entrare a partita in corso. In campo ho visto due squadre che si sono quasi equivalse e che secondo me avrebbero meritato il pareggio”.
Anche il Direttore Generale Giuseppe D’Aniello decide di presentarsi di fronte ai giornalisti per assumersi le responsabilità di quanto accaduto in questa travagliata stagione: “Voglio metterci la faccia perché ricopro un alto ruolo dirigenziale nel momento più brutto degli ultimi anni. Tengo a precisare che Cassarà è un presidente di forma e non di sostanza, in quanto figura come un finanziatore e tifoso del Varese.” Alle domande sul futuro del Varese, D’Aniello resta cauto ma fissa una serie di paletti necessari e imprescindibili: “Stiamo lavorando per assicurare un futuro come si deve. Serve una serietà di intenti, vale a dire iscrivere la squadra in Lega Pro, sanare la situazione debitoria e garantire una stabilità societaria e lungo termine. Soltanto in questo modo potremo riemergere e aver davanti un progetto di almeno dieci anni senza essere sempre con l’acqua alla gola”
I tempi però stringono ed entro poco più di un mese dovranno arrivare risposte certe: “La tempistica dice che entro il 25 giugno bisogna fare domanda per la Lega Pro: ecco, quella è la nostra dead-line e da qui alla fine dobbiamo per forza di cose stringere per stabilire per bene la situazione societaria. Finora ci sono tre cordate in corsa per rilevare le quote (una varesina, due che provengono da fuori) e attualmente una di questa sta soddisfacendo i parametri economici richiesti”
C’è tempo infine anche per alcune domande personali cui il direttore generale non si sottrae: “Ho il contratto in scadenza a fine giugno, ma voglio buttare anima e corpo per questa causa senza tirarmi indietro anzitempo per lasciare qualcosa di concreto a chi eventualmente dovesse prendere il mio posto”.
Per il Latina l’unico a presentarsi in sala stampa è l’allenatore Mark Iuliano: “Non è facile raccontare questa partita: il nostro unico obiettivo era la vittoria che doveva arrivare ad ogni costo. Detto ciò, voglio dire che mi spiace molto per le sorti del Varese. Noi però dovevamo fare i tre punti perché la quota salvezza si alza in maniera esponenziale giornata dopo giornata. Ho voluto caricare i ragazzi nella maniera corretta, ma nel primo tempo siamo partiti troppo contratti. Nella ripresa ho cambiato qualcosa e ritengo che la mia squadra abbia giocato meglio e meritato di vincere”.
Indro Pajaro