Questa volta, la consueta conferenza stampa prepartita inizia in modo diverso. Moretti si siede e prima di parlare della sfida di Bologna ci tiene a lanciare un messaggio. “Lo dico ai miei giocatori, ai miei collaboratori e a me stesso: focalizziamo la nostra attenzione prima all’allenamento di stasera, poi a quello di domani e poi alla partita di domenica. Dimentichiamo tutto, lasciamo fuori tutti gli umori, i giudizi e le parole dette e scritte, perché conta solo la prossima partita”. Poi, un’ulteriore spiegazione del concetto: “Prima – spiega Moretti – eravamo solo gente che doveva salvare la baracca e poi andare via, ora ci sono richieste di conferme a furor di popolo, come fossimo diventati salvatori della patria nel giro di poche settimane. Ferrero è stato il primo giocatore che abbiamo pensato di mandare via, oggi è uno dei più acclamati e importanti per le rotazioni. Faye era un simbolo, il fulcro. Poi ha fatto quello che ha fatto e si è autodefenestrato. Il messaggio è che ci si guadagna la riconferma ogni minuto di lavoro in palestra ed ogni secondo di partita, da qui alla fine. Non ci sono altri modi, dal capo allenatore all’ultimo dei giocatori. Con o senza contratto, non c’entra”. Alla fine mancano otto partite di campionato, e almeno due di coppa: “Ci guadagniamo tutti la possibilità di rimanere a Varese meritandocelo sul campo in queste dieci sfide, non c’è altro modo. Tutti sono destinatari di questo messaggio, anche io”. A questo punto però sorge il dubbio: le parole di Moretti rivolte a qualche giocatore o situazione in particolare? A rispondere è lui, che fuga ogni questione: “Faccio questo discorso solo per prevenire. Dobbiamo guardare avanti con forza di volontà e senza l’idea di dire che dato che nelle ultime sfide siamo stati belli e bravi allora saremo per forza così. Siamo sempre brutti e sporchi e dobbiamo lottare per ogni centimetro al sole. Abbiamo fatto meno di niente. Siamo a 18 punti e ci giochiamo un quarto di finale, questo è un modo per stimolare i miei giocatori. Non c’è nulla di dovuto e garantito”.

Ora starà ai giocatori far vedere che il messaggio del coach è stato recepito forte e chiaro, a partire dalla partita di domenica a Bologna, fra due squadre in salute. “Sarà complicato – dice Moretti -, l’avversario è affamato di punti e poi arriva dalla grandissima prova di Sassari. Non sono mancati gli imprevisti nella nostra settimana, ma ci presenteremo lì con la faccia seria e giusta di chi pensa che si deve riguadagnare in campo la riconferma”. E poi rilancia: “Dietro a sei punti e mezzo c’è ancora l’ultimo posto, questa partita non decide nulla. Se lottiamo non avremo problemi a chiudere in maniera giusta e seria la stagione. Voglio una squadra che non si siede e va avanti per la sua strada”. Uno degli imprevisti a cui faceva riferimento Moretti è Wayns, che ha saltato quasi tutte le sedute di allenamento della settimana per colpa di una forte emicrania, ed è in dubbio. “E’ stato fermo tre giorni, lo rivaluteremo domani. Stasera si farà vedere e poi decideremo, sicuramente è un imprevisto serio”. Chi per regolamento non ci potrà essere è Bezbradica, che però ha iniziato ad allenarsi coi suoi compagni: “Ha una condizione fisica lacunosa – conclude Moretti -, non ha ancora messo in mostra la sua qualità più importante che è la fisicità”.

lu.mastro.