Delusione al PalaTacca dopo la sconfitta ai rigori per 25-27 della Pallamano Cassano Femminile nella prima partita di Poule Play Off contro lo Jomi Salerno, questa mattina al Palazzetto Tacca di Cassano Magnago.

Il match è stato un vero tira e molla abbastanza equilibrato, in cui le cassanesi, nel primo tempo, sul -2 a 10′, 5-7, riescono a chiudere i primi trenta minuti di gioco in pareggio, 12-12. Nel primo quarto d’ora del secondo tempo è Cassano a passare avanti sul 15-12, ma è tutto da rifare con l’immediato ritrovato pareggio delle salernitane. Altra occasione delle padroni di casa per imprimere un break al ventiquattresimo minuto, sul 21-19. Cassano spreca tutto e gli ultimi 15 secondi sono utili per vedere Salerno pareggiare, 22-22. I tiri dai sette metri assegnano la vittoria alle ospiti salernitane sul 25-27.

“Abbiamo meritato di perdere” – commenta deluso il Presidente Massimo Petazzi – “Non si può pretendere di vincere le partite in questo modo tra l’altro con un Salerno così rimaneggiato” – Mister Cardaci infatti ha dovuto rivisitare la squadra dopo gli infortuni in Coppa Italia di Bellotti, Napoletano e Jokanovic – “E’ un oltraggio alla voglia di vincere. Troppi errori in fase offensiva e di rimessa. Se togliamo i rigori è finita in pareggio, quindi la difesa non è sottoaccusa. Abbiamo commesso troppi errori tra passaggi, doppie, contropiedi, rigori. Adesso ci sarà da rimboccarsi le maniche, vuol dire che bisogna vincere con Conversano in casa e vincere a Salerno; ovviamente anche entrambe le competizioni contro Ferrara – poi aggiunge – La partita che si doveva vincere era oggi e ora si deve vincere in casa con Conversano. Questa era l’occasione giusta, negli ultimi 15 secondi dalla fine era necessario bloccare l’azione del pareggio, ma a quanto pare sono rimaste a subire la rete. In più abbiamo perso ai rigori. E’ evidente che le basi ci siano ma manca la testa, il problema è solo questo”. 

                                                                                                       Federica Scutellà