Premessa doverosa: nella sciagurata stagione biancoblu Alvardi ha responsabilità relative. Molto relative. Diciamo pure nulle. Altro discorso riguarda invece le dichiarazioni. Su quelle, paternità e conseguenze vanno prese e portate a casa senza tante menate. Concetto che (ovviamente) vale per l’attuale inquilino (in tandem) della panchina tigrotta e per chi lo ha preceduto nel medesimo ruolo.
Alvardi Pro PatriaIl preambolo serve da nota a margine del (semi)sfogo post partita. Una puntualizzazione che rappresenta una contro risposta ad una polemicuzza social: “Prima della gara con la Cremonese non ho detto che avremmo fatto tre vittorie. Non sono certo un pazzo. Ho semplicemente cercato di mantenere alte le motivazioni dei ragazzi ponendo quell’obiettivo. Io ci metto la faccia ma non posso subire anche le colpe del passato . Come diceva Boskov: I giocatori vincono. Gli allenatori perdono”. Beh, diciamo che a Busto, quest’anno, non si fanno distinzioni. Tra l’altro, lo zio Vuja diceva anche: “In campo sembravamo turisti. Con la differenza che per entrare allo stadio non abbiamo pagato il biglietto”.

Graziani MantovaSull’altro fronte Ciccio Graziani mostra un discreto bon ton: “Non era una gara facile perché loro non ci hanno concesso niente e hanno fatto fino in fondo il loro dovere. La vittoria è dedicata a Trainotti che ha rotto il crociato domenica”. Così, dopo essere scivolato su un congiuntivo alla Filini (“Speriamo che domenica a Cremona faccino i professionisti”) il vice di Prina è già focalizzato sulla prossima gara: “La salvezza passa dall’ambiente. Dobbiamo stare sul pezzo. Ringrazio la gente che è venuta a sostenerci”. E per strappare un sorriso occorre ricordare che l’ultima vittoria virgiliana allo “Speroni” portava (sul campo) anche la sua firma. Era il 30 aprile di 16 anni fa. Quando si dice la coincidenza.

A chiudere il sorriso a tutta bocca dell’ex varesino Pietro Tripoli la cui missione più che chiara è lapidaria: “Sono venuto a Mantova per raggiungere la salvezza. Questo è il mio obiettivo”. Per raggiungerlo servirà battere il Cuneo ai playout. Al cambio attuale non sembra essere un’impresa.         

Giovanni Castiglioni

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