Un avvio al buio, un girone d’andata quasi da dimenticare e poi la luce. A portarla in quel di Saronno ci ha pensato Gianluca Antonelli, tecnico subentrato in corsa, e capace di condurre la squadra alla 16 saronno esultatanto ambita salvezza.  A dare la sterzata ci hanno pensato le tre vittorie di fila negli scontri ravvicinati con le dirette rivali Tradate, Lomellina e Pro Vigevano. Così la squadra è riuscita a risalire la china; la sconfitta di misura in casa della Sestese ha fatto tremare di nuovo i biancocelesti che poi però si sono salvati con un turno d’anticipo evitando così i playout. È stato come trionfare in campionato. “La stagione è stata sicuramente positiva – commenta il tecnico che rimarrà in biancoceleste anche l’anno prossimo -. Sono arrivato in una situazione drammatica. Ad accettare la sfida mi ha convinto il nome della società e il primo approccio che ho avuto con presidente e ds. Ho deciso di buttarmi ed è stata una bella avventura”.
Per la prima volta il tecnico, dopo tanti anni nel settore giovanile del Varese, ha avuto l’incarico in prima squadra: “E’ stata una sfida anche per me stesso. Era una prova per vedere se riuscivo a gestire i grandi. Il rapporto costruito con giocatori e società è forte”.

Sulla stagione aggiunge: “Forse avremmo potuto fare anche qualcosa di più, potevamo metterci al riparo prima, ma non avrei potuto chiedere di più. Salvarci è stata un’impresa per tante cose; anche considerate alcune problematiche che si sono presentate, come la rosa limitata di numero e in alcuni ruoli”.
Saronno-Cassano 03Quale la sfida più bella?Per assurdo quella persa 4-3 a Cassano – risponde Antonelli -. Per 75′ abbiamo giocato il calcio che piace a me con tanta qualità. Poi abbiamo subito 4 gol in 10 minuti e questo di fatto ha complicato il nostro cammino perché nelle sfide successive è subentrata un po’ di paura. La gara di ritorno contro il Lomellina è invece stata la più bella come maturità e gestione. Quella più intensa invece è stata quella con il Fenegrò. Avevamo assoluto bisogno di tre punti, avevamo tante assenze e ci ritrovavamo di fronte ad una squadra in un buonissimo momento. Sotto 1-0 nel primo tempo – racconta -, siamo riusciti a vincerla per 2-1. Direi che è stata la partita della svolta; la salvezza l’abbiamo di fatto conquistata lì. Adesso che ci penso anche nel primo tempo contro il Legnano ho visto il meglio dei miei”.

E il futuro? “Trovare un accordo è stato facile perché sia io che la società volevamo continuare l’avventura insieme e abbiamo subito trovato un punto d’incontro – dice il mister -. Cercheremo di fare qualcosa di più: parlare di vincere è prematuro, dipenderà da quali giocatori riusciremo a portare a casa. L’obiettivo minimo sono i playoff. Abbiamo le idee ben chiare, vogliamo convincere giocatori importanti, ma non è facile. Ci proviamo. La piazza se lo merita. La città è vicinissima al calcio; i tifosi ci hanno seguito e sostenuto anche nei momenti peggiori; gli imprenditori sono attenti e sempre pronti a collaborare e a sostenere la squadra. Per tornare in Serie D ci vorrà tanto lavoro; direi che molto dipenderà dalla prossima stagione”.

Elisa Cascioli