Bonazzi, sempre Bonazzi, fortissimamente Bonazzi. Magari gli avverbi non saranno esattamente quelli alfieriani, ma sulla sostanza c’è poco da eccepire. Panchina (semi)salda in attesa che i risultati giustifichino la fiducia accordata. A partire dalla sfida con il Seregno (ore 14.30, stadio “Speroni”), che la Pro Patria affronta ancora orfana di Santana (oltre che di Mauri e Filomeno). Ma con un 3-5-2 in più. Basterà? Bonazzi vola basso. Sperando di schivare il sasso: “Ci mancano gli esterni e abbiamo preso 5 gol in due partite. Dobbiamo fare qualcosa di diverso”. In realtà, la situazione assenti è la stessa di settimana scorsa. Anzi, migliore, visto il rientro (seppur solo in panchina) di Alessandro Gherardi. Ma la rivoluzione d’ottobre ha chiare radici nelle fibrillazioni post Pontisola. Del tipo, prima di cambiare l’allenatore, proviamo a mettere mano alla tattica. E, soprattutto, vediamo di portare a casa qualche punto. Rozza semplificazione? Può essere. Ma, a spanne, non così lontana dalla verità.

Chi gioca? Come detto, all in sul 3-5-2 con Monzani in porta; Angioletti, Zaro e Ferraro dietro; Pedone, Arrigoni, Disabato, Santic e Barzaghi in mezzo; Bortoluz e Cappai davanti. Pretattica? Stavolta no. A quanto pare. Quindi, tra i pali il ’98 (“Ho due ottimi portieri e la valutazione non è solo anagrafica”), esordio in campionato per Angioletti (per l’ex Grumellese solo 90’ in Coppa a Busto Garolfo) e rispolvero di Zaro (sinora, Coppa a parte, match completo ad Alzano e poi solo panchina) al posto di Garbini. Rischiatutto? Nel modulo no (“Metto un difensore in più, non rischio certo”), negli interpreti sì. Superfluo sottolinearlo.

Argomento ultima spiaggia da maneggiare con cura. E, a quanto pare, non di così stretta attualità: “Devo fare i complimenti alla squadra. Ho buone sensazioni”. Le stesse, peraltro, delle settimane precedenti. Ma la flemma al tecnico seriano non è mai mancata e una botta di vita tattica (chissà) potrebbe anche essere quello che serviva. Auspici della vigilia da confermare va da sé sul campo. Contro un Seregno dipinto in pochi tratti: “Hanno esterni importanti. Giocano poco ma sono molto concreti”. E, a proposito di gioco, i desideri di Bonazzi sono piuttosto palesi: “Abbiamo caratteristiche precise. Non possiamo buttare la palla lunga e andare a prenderla. Dobbiamo arrivarci con la manovra. Avessimo gente alla Gattuso sarebbe diverso”. Porte chiuse a Riccardo Colombo? L’ex granata (e biancoblu) si sta allenando da qualche giorno aggregato ai tigrotti: “Lo conosco bene, è un ottimo giocatore ed è un ragazzo a modo. Ma non è una cosa che dovete chiedere a me”. Alla Pro Patria il futuro è adesso. Ed è la gara di domani. Meglio non andare oltre.          

I 20 convocati per il match di domani (ore 14.30, stadio “Carlo Speroni”) con il Seregno:

Portieri: Gionta (97), Monzani (98)

Difensori: Angioletti, Barzaghi (96), Ferraro, Garbini, Piras (97), Scuderi (98), Tondini (98), Zaro

Centrocampisti: Andreasson, Arrigoni (97), De Vincenzi (97), Disabato, Pedone, Santic

Attaccanti: Bortoluz (97), Cappai, Casiraghi (97), Gherardi

 

Giovanni Castiglioni

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