La festa del Varese è stata rovinata dal Legnano che, vincendo sul campo dell’Arconatese, ha impedito ai biancorossi di salire matematicamente in Serie D. “I festeggiamenti sono solo rimandati – dice il tecnico Giuliano Melosi -. Il nostro obiettivo è quello di vincerle tutte da qui alla fine. Questa è la mentalità che dobbiamo avere se vogliamo crescere. La squadra non può permettersi flessioni. Abbiamo vinto dieci partite di fila e puntiamo ad allungare la striscia sino alla fine del campionato. Non è facile, ma ci proviamo”.
Questo il suo commento sulla sfida col Saronno. “La squadra voleva aggiudicarsi la partita a tutti i costi ed è partita benissimo. Nella ripresa abbiamo concesso due o tre occasioni per errori nostri. Talvolta andiamo a cercare la giocata difficile davanti alla porta, ma non posso dir nulla a questi ragazzi. Mi spiace per chi non ha giocato; il pensiero va a loro. Fare delle scelte, con giocatori così bravi, è sempre difficile”.
Alla fine il Varese è rimasto in  dieci, Giovio ha accusato il riacutizzarsi del problema al ginocchio a cambi ultimati. “Il dottore mi aveva detto che Lercara aveva male e così l’ho tolto. Io avrei aspettato ancora un po’, invece mi sono fatto influenzare” spiega l’allenatore.
A rendere molto particolare il derby ci hanno pensato le due tifoserie, entrate in campo poco prima del fischio d’inizio. “I tifosi sono stati esemplari ancora una volta. Erano in tanti e vogliamo che domenica in casa siano ancora di più. Ci manca un solo punto per la D e poterla raggiungere nel giorno della celebrazione dei 106 di storia della società capita a pennello”.

A chiudere definitivamente la partita ci ha pensato il terzino Azzolin con un eurogol da fare invidia a tanti big del calcio. Il volto di Andrea però non è gioioso nonostante il suo primo gol messo a segno tra i grandi: “L’ultimo lo avevo fatto ai tempi del Settore Giovanile – commenta -. Ne faccio uno ogni dieci anni, almeno che sia bello! Lo dedico a mamma Rosaria e papà Rodolfo. Però oggi sono poco contento perché mi è dispiaciuto molto per il rigore. Ho sbagliato sulla palla di Capelloni e poi ad entrare sull’uomo. Peccato”.  Festa rimandata: “Vorrà dire che festeggeremo nel nostro stadio. I nostri tifosi sono sempre spaziali”.

antonelliA fine partita il tecnico del Saronno, Gianluca Antonelli, si pente delle sue scelte. “Era giusto provare Scavo (al rientro dopo l’infortunio ndr), aveva una gran voglia di giocare. Però a posteriori dico che la scelta più giusta era Farcas – ammette -. Sono rimasto in dubbio fino all’ultimo. Purtroppo Moro dovrà rimanere fuori ancora due partite”.
Sulla gara dice: “Speravo in una sconfitta meno pesante. Le viviamo tutte come fossero finali playoff e oggi siamo retrocessi. Oggi ho visto degli errori che non ci dovevano essere, non mollo, centimetro per centimetro, come diceva il mio amico Sannino. Oggi abbiamo fatto la guerra con le fionde contro un carroarmato, se continui a prendere la corazza, i colpi rimbalzano. Nel primo tempo siamo partiti troppo timidi; nel secondo invece eravamo più liberi di testa. Ne faremo tesoro. Adesso pensiamo al recupero di mercoledì col Verbano e poi domenica al Legnano. C’è rivalità tra tifosi, daremo tutto per loro”.

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Elisa Cascioli