È sempre più delicata la situazione in casa Varese: dopo lo stop esterno contro l’UsakSportif (quinto consecutivo in coppa, biancorossi ultimi nel girone C) è ancora più necessario intervenire sul mercato per aggiungere al roster un esterno dalle spiccate qualità offensive, in grado di rianimare l’abulico attacco varesino. Il profilo ideale sarebbe quello di un giocatore esperto, che non abbia bisogno di tempo per abituarsi al campionato italiano: si attendono quindi notizie da Mosca per quanto riguarda Jacob Pullen, al momento in forze nel Khimki. L’esterno americano di passaporto georgiano, visto in Italia con le maglie di Biella, Bologna e Brindisi, era arrivato in Russia per sostituire l’infortunato AlexeyShved. Il suo contratto è stato poi prolungato per tutta la stagione, ma a Mosca il reparto esterni si è ulteriormente affollato con l’arrivo di MarkelBrown. Pullen, quindi, in cerca di maggiore spazio, potrebbe considerare Varese come una destinazione gradita, in un campionato nel quale ha sempre fatto molto bene.

L’altro nome che circola in questi giorni è quello di Darius Johnson-Odom, combo guard della Dinamo Sassari che parrebbe sul piede di partenza a causa dei rapporti difficili con Pasquini, suo allenatore e GM. L’ex Cantù e Olympiakos farebbe sicuramente molta gola alla dirigenza varesina, ma prima di liberarlo la Dinamo deve prima accordarsi con un suo sostituto.

È un’alternativa anche Tyshawn Taylor, guardia uscita da Kansas e scelta al secondo giro del draft 2012 dai Nets, attualmente in Israele con il MaccabiKyriat. Il contratto di Taylor prevede una clausola di rescissione, ma il suo arrivo significherebbe un addio a Johnson e non a Maynor, che al momento pare il giocatore più accreditato a lasciare Varese.

C’è emergenza anche nel settore lunghi, soprattutto nel ruolo di ala forte: Luca Campani sarà fermo per circa un mese per sottoporsi a terapie riabilitative al ginocchio, mentre Kristjan Kangur ha giocato solo 7 minuti in Turchia. Il quintetto con Eyenga da 4 è un’opzione possibile solo per pochi minuti, così come le “twin towers” Anosike-Pelle: è lecito dunque chiedersi se la prima necessità di Varese non sia un esterno, ma un ala forte con doppia dimensione offensiva.

Marco Mastrorilli