La lunga, sterminata saga denominata “Fratelli coltelli”, si arricchisce, cestisticamente, di un altro episodio: coach Claudio “Tato” Grassi che, da saronnese purosangue, nato e cresciuto tecnicamente in Robur Saronno, infligge alla sua ex-squadra una pugnalata micidiale. Così mentre Cermenate, lo scorso anno votata di gran lunga come sorpresa positiva del campionato, festeggia, la “sorella” Saronno si piega in due sotto i colpi inferti dalla coppia Anzivino-Longoni (30 punti su 7° totali) e subisce il ritmo costante imposto sui due lati del campo dalla frizzante squadra cermenatese.
“Premessa doverosa: in una partita brutta come poche altre, contrassegnata da pochi canestri e tanti errori noi – spiega Grassi, coach di Cermenate -, siamo stati più bravi di Saronno a produrre tutte quelle cose “di spirito” utili per vincere. Quindi: carattere, tenacia, aggressività, intensità e soprattutto voglia di non mollare mai. Credo che il nostro merito principale sia stato quello di rimanere sempre attaccati alla gara anche quando ormai, sotto di una decina di punti, Saronno sembrava ne fosse diventata la padrona. Invece, grazie alla grinta profusa e un ottimo atteggiamento difensivo ci abbiamo sempre creduto, così quando in attacco ci sono finalmente entrati un paio di canestri abbiamo agganciato e sorpassato di slancio i saronnesi i quali, dal canto loro, mi sono sembrati abbastanza sfiduciati”.
Intanto, avete messo in cascina il primo colpaccio…
“Considerazione esatta se si pensa ai “nomi” dei giocatori e, di conseguenza, alle diverse ambizioni nutrite dai due club. Tuttavia, uscendo da questa logica bisogna aggiungere che per noi ogni partita rappresenta un colpaccio da tentare sia perchè non abbiamo giocatori quotati, e stante i costi attuali non li avremo mai, sia perchè è nella nostra natura di squadra costantemente affamata provare a “mangiare” punti contro qualunque avversario. A maggior ragione in un campionato in cui, vedi i pronostici, i primi quattro posti playoff sembrano essere già stati assegnati d’ufficio alle pavesi – Pavia 1, Pavia 2, Vigevano e Mortara -, mentre per gli altri quattro rimanenti ci saranno otto formazioni tutte di alto livello e molto attrezzate pronte, è proprio il caso di dirlo, a sbranarsi. Noi, nemmeno il caso di sottolinearlo, vogliamo essere tra queste per dare continuità al progetto di crescita iniziato da qualche anno e per premiare il lavoro corale di giocatori, staff tecnico e, più di tutti, del mio club che in modo serio e con canoni rispettosi della realtà della serie C1 sta cercando di costruire qualcosa anche in chiave futura”.
E’ il momento della schedina cominciando da Opera-Mortara?
“2”.
Milano3-Pall.Milano?
“1”.
Vigevano-Saronno?
“In questo momento Vigevano mi sembra una squadra inarrivabile per il Saronno che ho visto: 1”.
Paviabasket-Valceresio?
“1 fisso”.
Cislago-Omnia Pavia?
“2”.
Garbagnate-Nerviano?
“Mi gioco un risultato a sorpresa: 2”.
Si chiude con la tua partita, Cermenate-Gazzada?
“Gazzada, per nomi, investimenti, esperienza e risultati del passato rientra a pieno titolo tra le formazioni destinate ad un campionato di vertice. E’ una squadra fortissima, attrezzata in tutti i reparti e, in particolare, rispetto a noi, sotto canestro. Pertanto, dovremo difendere molto bene sulla coppia Terzaghi-Moraghi riducendo il loro impatto a rimbalzo e il loro coinvolgimento nei giochi. Tutte cose che dobbiamo e sappiamo fare per un 1 più che possibile”.

 
RISULTATI 1° GIORNATA
Mortara-Cislago 85-51
Valceresio-Garbagnate 64-90
Saronno-Cermenate 64-70
7 Laghi Gazzada-Opera 81-79
Nerviano-Milano3 81-77 dts
Pall. Milano-Vigevano 59-65
Omnia Pavia-Paviabasket 59-68

CLASSIFICA
Paviabasket, Mortara, Garbagnate, Gazzada, Cermenate, Nerviano e Vigevano punti 2; Cislago, Valceresio, Saronno, Opera, Milano 3, Pall. Milano e Omnia Pavia 0.

SECONDA GIORNATA
Cermenate-Gazzada (8/10 ore 21)
Opera-Mortara (8/10 ore 18)
Milano3-Pall.Milano (8/10 ore 18.30)
Vigevano-Saronno (9/10 ore 18)
Paviabasket-Valceresio (9/10 ore 18)
Cislago-Omnia Pavia (9/10 ore 18)
Garbagnate-Nerviano (9/10 ore 18.30)

Massimo Turconi
(foto di Josè Altuna)