Alla fine ne rimarrà soltanto uno? Probabilmente no. Anche a dispetto di un rigidissimo piano di lavoro. La discontinuità invocata da Turotti nella presentazione ufficiale potrebbe infatti prevedere qualche inevitabile deroga. Obiettivo: presentare al raduno del 20 luglio una rosa il più possibile in linea con quella che affronterà il prossimo campionato. E le conferme rispetto alla passata stagione potrebbero essere più di una. Vediamo come. E perché.

L’Highlander designato sarebbe (nelle intenzioni) Mario Alberto Santana. Con il patagonico prima delle ferie ci si è lasciati con un impegno a rivedersi. Di fatto, una pre convocazione. Ulteriormente confortata dalle parole di lunedì di Turotti.
Marito ha interpretato con esemplare professionalità l’esperienza in biancoblu guadagnandosi considerazione e rispetto ben al di là delle risapute doti tecniche. I presupposti per rimanere quindi ci sarebbero tutti. Ma (inutile negarlo), l’ex Palermo è anche legatissimo a Michele Ferri che ne ha sponsorizzato l’approdo allo “Speroni”. Il capitano non rientra però nei programmi societari nonostante la grande stima reciproca con Patrizia Testa. I motivi? Questione di feeling. Vedremo quanto questa rinuncia potrà incidere nella scelta di Santana. A meno (va da sé), di ripensamenti.

Un’altra possibile conferma sussurrata da Radio Corridoio è quella di Francesco Filomeno, punta esterna (o trequartista) reduce da un’annata punteggiata da 16 presenze, un gol, un assist e un lungo infortunio muscolare. La sua anagrafica (è nato il 26 settembre 1996), si sposerebbe perfettamente con le regole della Serie D che impongono l’utilizzo contemporaneo di 4 giovani (un 96’, 2 ’97 e un ’98).

In quest’ottica, Turotti ha dichiarato di aver già individuato i 4 ruoli in cui verranno schierati quelli che per comodità definiremo under. Quali saranno questi ruoli? Generalmente, gli obblighi di impiego vengono gestiti a partire dagli esterni, zona di campo dove la crescita è considerata più “indolore”. Ma qui entra in gioco anche il modulo utilizzato. Una scelta che Bonazzi non ha voluto sciogliere proprio in considerazione della necessità di fare i conti con la rosa a disposizione. A naso però, si partirà da una difesa a 4. Anche (appunto) in funzione dell’utilizzo dei giovani. Regole, scelte, compatibilità. L’estate tigrotta è un gioco di incastri.

Giovanni Castiglioni