La Caronnese ha rinunciato al salto tra i professionisti dopo un’attenta analisi economica e delle infrastrutture e si appresta a disputare con alte ambizioni l’ennesimo campionato in Serie D; ma quello a cui non ha detto di no è al suo capitano di lungo corso, Federico Corno che sta per iniziare la sua nona stagione con la maglia rossoblu.
Riconfermato ad occhi chiusi dalla società e voluto fortemente anche dal neo tecnico Gaburro, Corno è stato corteggiato da molti club, ma non ha tradito l’affetto della sua Caronnese, squadra nella quale è cresciuto e diventato un ottimo calciatore (23 gol nell’ultima annata) e un uomo con la testa sulle spalle.

In questo calciomercato le offerte non ti sono di certo mancate. Che cosa ti ha fatto decidere di rimanere alla Caronnese?
“Caronno è casa mia da ben 9 anni, da quando ero un ragazzino. Tanti club anche di Lega Pro mi hanno chiamato e mi hanno fatto buone proposte, ma alla fine ho scelto di continuare con la Caronnese. Qui sto bene e sono contento e, come dice il detto, ‘chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia non sa quel che trova’. Il mio sogno è di giocare il Lega Pro con questi colori”.

Lega Pro, appunto. La Caronnese ci ha rinunciato. Come hai vissuto questa scelta?
“Fino all’ultimo giorno ho sperato che potessimo giocare in Lega Pro già quest’anno e credo sia normale per un calciatore avere l’ambizione di calcare palcoscenici importanti. La dirigenza ha però valutato attentamente la situazione e ha preso questa decisione che non posso che condividere. Mi impegnerò ancora di più per portare la Caronnese in Lega Pro grazie ai risultati del campo”.

Secondo te che stagione sarà? Cosa ti aspetti?
“Il mio obiettivo è di migliorarmi sempre e ogni anno punto a fare meglio di quello precedente. L’asticella si è alzata notevolmente e, anche se ancora non si sa in quale girone saremo inseriti, le squadre che affronteremo saranno molto competitive”.

Il dopo Zaffaroni si chiama mister Gaburro. Come ti è sembrato in questi primi giorni di preparazione?
“Il suo approccio è positivo e mi piace. Dalle prime indicazioni che ci ha dato, dovremmo passare dal 4-4-2 al 4-3-3, ma quello che vuole da noi è soprattutto l’atteggiamento giusto, il non mollare mai e l’attitudine al sacrificio. Mi sembra che tutti stiamo rispondendo bene e che abbiamo la giusta concentrazione per centrare l’obiettivo che la società ha delineato, ovvero la Lega Pro”.

Quanto ai compagni, molti sono nuovi. Come ti sembra la squadra?
“La rosa si è ringiovanita ancora di più rispetto all’anno scorso e, dalle indicazioni che ho tratto nei primi giorni di lavoro insieme, ho visto che i nuovi hanno ottime qualità tecniche. Non li conoscevo di persona, ma mi hanno impressionato. Inoltre, la dirigenza sta piazzando altri due colpi che faranno alzare ulteriormente il nostro livello di competitività”.

Sei una bandiera, un perno, un punto fermo della Caronnese. La società ti ha chiesto qualcosa in particolare?
“Mi ha chiesto di essere un po’ la chioccia dei nuovi arrivati, di essere per loro un maestro e un esempio. Questo mi ha fatto molto piacere e mi ha reso orgoglioso. D’altra parte, sono capitano da 5 anni e una certa esperienza l’ho maturata”.

Laura Paganini