Durante la scorsa stagione è stato praticamente l’uomo della Provvidenza. Nonostante le tempeste, coach Moretti ha tenuto saldo il timone della sua nave, e ha portato i suoi ad un passo dai playoff e a mezzo passo dalla Fiba Cup. E adesso è prontissimo per una nuova esaltante annata.

Nella conferenza di presentazione, Coldebella ha detto che lei è già carico…
“Sì, sì, è così. Stiamo già cominciando a guardare dei giocatori e a sviluppare qualche idea. Sono davvero molto carico e contento di partire con questo anticipo. Perlomeno è una buona opportunità per farci trovare pronti nel momento delle scelte importanti”.

Come sarà lavorare a stretto contatto con un ex compagno di squadra?
“Credo che non ci siano particolari emozioni, ma solo i vantaggi di conoscere già una persona, sapere qual è il suo atteggiamento di fronte al lavoro e alle difficoltà. Abbiamo passato tanti anni assieme affrontando ostacoli: quel carattere ci servirà ancora oggi, così come la chimica e la conoscenza reciproca. Al di là delle emozioni, averlo con noi è un plusvalore”.

Qual è la sua impressione del nuovo CdA?
“Non ci sono delle grandi novità nelle facce, ma sono state tracciate delle competenze precise e specifiche. Soprattutto ci sarà una figura di riferimento come Toto Bulgheroni che credo sia un grande valore aggiunto a noi che lavoreremo in trincea”.

Cosa sta facendo in questi giorni?
“Abbiamo messo giù alcune idee e qualche data e strategia per il precampionato. Stiamo cercando di pensare alle soluzioni per il tipo di squadra da allestire, a seconda di quali e quanti impegni dovremo affrontare. Poi ci aspetta un grande lavoro: dare corpo e fisionomia a queste idee giorno dopo giorno facendo delle scelte”.

A che punto siamo con le conferme dei giocatori?
“Ho parlato con Campani, Ferrero e Cavaliero e ho detto loro le linee guida della costruzione della squadra, e credo che stiamo lavorando in maniera seria e importante in questa direzione. Siamo vicini alla conferma di Kangur: c’è la volontà reciproca di continuare, ora si tratta solo di limare qualche dettaglio. Su Wright, la sua situazione complica non poco la strada per lavorare insieme. Ci siamo presi un paio di settimane di attesa per capire le decisioni e fare chiarezza, perché il settore doping è sempre delicato. Aspettiamo le ultime info per il budget e per l’eventuale coppa europea. Presto delineeremo tutti gli identikit di ciò che cerchiamo”.

Paradossalmente, il caso Wright non potrebbe abbassare la sua valutazione e quindi aiutare Varese a trattenerlo?
“Questa considerazione è una certezza, non è un’ipotesi. In questo momento può deprezzare non poco il giocatore, ma il punto è un altro. Dobbiamo capire quando sarà resa nota la squalifica e quanto tempo resterà fuori. Sono cose che hanno tempi lunghi e a variabili: ad oggi per Faye non c’è ancora una risposta…”.

Tornando agli identikit, che tipo di giocatori cerca Moretti?
“È chiaro che la squadra dipenderà dalle competizioni che dovremo affrontare: in caso di coppa il roster sarà più profondo. Vorrei però accorciare i tempi di ambientamento e di coesione dei giocatori: ci vorranno giocatori un po’ più esperti e capaci, pronti a conoscere le difficoltà del campionato. Difficilmente prenderemo ragazzi al primo anno in Europa, l’idea è di fare una squadra che sia pronta il prima possibile, anche perché la coppa potrebbe iniziare a settembre…”.

In un’intervista di metà stagione ha detto che alla fine dell’anno ci avrebbe detto su quali scelte avrebbe riflettuto più a lungo…
“Credo che ci siamo presi un po’ troppi rischi sui giocatori stranieri. Mi riallaccio all’ultima risposta: avevamo pensato che i giocatori italiani a roster sarebbero potuti essere affidabili, e così è stato. Il problema è che abbiamo messo assieme un gruppo di stranieri totalmente esordiente e ciò ha creato problemi enormi al di là di infortuni e scelte tecniche magari sbagliate. Abbiamo avuto un livello di competitività ritardato”.

Luca Mastrorilli