Varesina-Varese, un derby particolare per la responsabile marketing rossoblù che è l’ex di turno. Paola Frascaroli  (in foto con Massimiliano e Matteo Di Caro) lavora nel mondo del calcio da oltre dodici anni e ha iniziato proprio nel Varese di cui ha fatto parte per dieci lunghe stagioni dal 2004 al 2014. Poi ha deciso di sposare il progetto della Varesina abbracciano «una realtà che è una famiglia» ci dice.

 Che effetto ti fa incontrare il Varese?
«Sicuramente sarà una partita speciale, ma il Varese è cambiato parecchio rispetto a quando c’ero io. Sono molto contenta di lavorare per una società che non guarda le altre squadre: il progetto è talmente chiaro , lungimirante e fortemente desiderato che l’andamento positivo o negativo delle avversarie non condiziona in alcun modo i nostri obiettivi e il nostro percorso».

Varese e Venegono che piazze sono a livello di marketing e commerciale?
 «Varese è una piazza importante ed è più facile coinvolgere il territorio a livello di tifoseria, la Varesina ha un settore giovanile di spicco e molto ben organizzato quindi il numero di famiglie coinvolte sono praticamente le stesse. A livello di aziende che investono nelle squadre ci sono differenze sostanziali: Varese ha un nome e sicuramente un bacino più ampio; Venegono e Castiglione hanno un motore alle spalle come il Raviolificio Lo Scoiattolo che attraverso i propri fornitori, collaboratori e partner è stato in grado di costruire un pool di imprenditori di livello in grado di scambiarsi opportunità e fare business».

Varesina in continua evoluzione. L’ultima opera è la nuova tribuna…
«Fa parte del famoso progetto lungimirante di cui parlavo prima. E’ faticoso e molto impegnativo a livello economico e organizzativo anche perché è tutto sulle spalle della Varesina: la dirigenza è molto attenta a non togliere risorse al territorio e quindi interviene autonomamente in tutte le proprie scelte”.

Ulisse Giacomino