B come bellissime. B come bravissime. B come BBBentornate!
Pro patria basket femminile 2015-16 3La Pro Patria Basket Busto Arsizio, dopo tre anni d’assenza coincisi con qualche vicissitudine societaria, torna in serie B coronando alla grandissima una stagione e un cammino da incorniciare. Il lungo, e non esattamente agevole, percorso della squadra bustocca inizia infatti un paio di stagioni fa quando, decaduto il Consiglio Direttivo precedente, al volante del club biancoblu si piazza Maddalena Lualdi, decisamente a suo agio nel triplo di dirigente-giocatrice-anima. Lualdi, dopo un necessario periodo di praticantato e assestamento della macchina societaria, esattamente dodici mesie fa invia richiesta di essere ammessa alla Serie C, forte della credibilità acquisita dalla società e anche di un movimento giovanile tra i più importanti e fiorenti della zona. Intorno alla sua figura Maddalena coagula un nucleo formato da ex-compagne cariche di gloria e di esperienza e da giovani promettenti, pronte a trasferire sul parquet entusiasmo, agonismo e freschezza. In cima alla “torta”, poi, piazza una ciliegina assolutamente lussuosa: Cintia Dos Santos, centro classe 1974, ex-Nazionale del Brasile, Campione del Mondo 1994, Medaglia d’Argento alle Olimpiadi di Atlanta 1996 e tante altre onorificenze ottenute nel corso di una strepitosa carriera.
“Con un organico del genere siamo partite con l’etichetta di squadra favorita ma in corso d’opera – puntualizza Lualdi -, complici defezioni importanti (De Fiori, solo 7 partite e Castiglioni, 12 gare, out per problemi di lavoro, ndr) e incongruenze tecniche, il cammino si è fatto complicato. Così a cavallo tra prima e seconda fase, con alcune sconfitte impreviste, ce la siamo vista davvero brutta mentre Trescore, nostra avversaria più quotata, sembrava in grado di volare. Invece, pian piano, risistemata la guida tecnica con coach Francesco Fabrizio al posto di coach Lioci, ridefiniti gli assetti nel reparto guardie e ritrovate alla miglior forma alcune giocatrici che avevano sofferto per guai fisici, abbiamo innestato le marce alte infilando nove vittorie di fila compresa quella, fondamentale, contro le bergamasche che nel girone di ritorno abbiamo battuto nettamente (+18) e scavalcato in classifica dimostrando una schiacciante superiorità”.

Pro patria basket femminile 2015-16 2Stupende dunque nel riprendere fra le mani, ribaltandola, una situazione problematica, le ragazze allenate da coach Fabrizio e dalla sua eccellente assistente Sara Pastori, preziosa nel sostituire Francesco quando quest’ultimo è stato “rubato” dai suoi numerosi impegni, arroccate intorno alla “totemica” Cintia (14 punti e 5 rimbalzi di media), non hanno più sbagliato un colpo. Con la coppia di playmaker Mariasole Mancini e Serena Turconi a dettare ottimi ritmi di gioco e differenti letture nelle situazioni tattiche, la squadra è man mano cresciuta sfruttando la forte spinta sui due lati del campo garantita dal buonissimo gruppo delle ’97. Il nucleo composto da Re Cecconi (6 punti e 2 rimbalzi), Bernasconi (4 punti, 2 rimbalzi, 2 recuperi ed il ruolo di “killer difensivo”), Rivolta (4 punti), Proverbio (4 punti), Nestori (di valore il suo 50% da 3), allevato con pazienza e tanto lavoro in palestra fin dal settore giovanile, ha trovato buonissima collocazione anche al livello senior con ragazze tutte in grado di tenere il campo con un minutaggio oltre la doppia cifra e capaci di portare a casa punti, rimbalzi, palle recuperate e intensità difensiva.
Il tutto sostenuto dalla grandiosa “supervisione” offerta dalle giocatrici più esperte: la stessa Lualdi (4 punti, 2 rimbalzi e tanta leadership), Pogliana, baricentro del gioco perimetrale e giocatrice più utilizzata del gruppo (quasi 25 di media), e della coppia Scarci-De Bernardi, assolutamente determinanti (7 punti + 5 rimbalzi per Scarci, 8 +8 per De Bernardi) per dominare al 100% il gioco interno. Di rilievo infine l’apporto della giovanissima Simona Cappa (classe 1998) che, in molteplici situazioni, ha prodotto classici minuti qualità e del duo Rizzato-Pinciroli: poche presenze nelle dieci, ma tanta presenza, sempre utile, agli allenamenti.
Numeri che, pur discreti, non riescono a spiegare la vera carta vincente della “Pro”: l’atteggiamento difensivo che ha sempre permesso a “Dob” De Bernardi e compagne di girare le partite nel momento cruciale.

Festeggia con pieno merito quindi tutto il clan Pro Patria Basket che, intanto, prosegue il paziente e accurato lavoro anche nel settore giovanile che vede le “tigrottine” presenti e protagoniste in tutte le categorie.
“Stiamo facendo bene a qualsiasi livello con le nostre rappresentative Under 18, U16, U14 e U13 che – è ancora Lualdi che parla -, hanno superato tutte almeno il primo turno dei loro rispettivi campionati. Tuttavia, alle nostre ragazze, più che ai risultati, chiediamo di essere concentrate sui soli, veri, obiettivi plausibili: migliorare e migliorare e pensare alle categorie giovanili come ad una strada preparatoria per il basket seniores. Così, mentre altri si riempiono la bocca e si strafogano di titoli giovanili finti come i “Ta-Rolex” venduti sulla spiaggia, la Pro Patria manda in prima squadra ben sette teen-agers prodotte dal settore giovanile. Per noi – conclude “Zia Madda” -, è perfetto così, è giusto così…”.

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